In Gran Bretagna se ne sono inventati un’altra adesso per parcheggiare (ma solo nei parcheggi a spina di pesce) sarà  necessario munirsi di metro, goniometro e calcolatrice!


La ricerca è nata in seguito ad un sondaggio condotto dalla casa automobilistica britannica Vauxhall, secondo cui il 57 % dei guidatori della Gran Bretagna sostiene di non essere in grado di parcheggiare e il 32% lascia la preda per strada e si affida ai più costosi parcheggi privati, piuttosto che tentare l’incastro.

L’automobilista medio in genere si limita ad un’occhiata e decide se sia possibile o meno inserire la sua auto negli spazi liberi tra altri veicoli parcheggiati.

Un parcheggio ben fatto, magari portato a termine in una sola manovra, è motivo di orgoglio ed anche di esibizionismo che in futuro farà  piacere replicare ad ogni occasione propizia.

Ora il professor Simon Blackburn, del London’s Royal Holloway College, ha messo a punto una formula matematica che dovrebbe aiutare tutti gli automobilisti a capire se possono o meno utilizzare quel posto libero e come fare per entrarvi in modo impeccabile, con un’unica, fluida manovra.

I parametri sono da accademico: il raggio del diametro di sterzata di un’auto e la distanza tra la ruota davanti e la ruota dietro, la lunghezza del cofano e la larghezza della macchina adiacente.
La formula poi implica una serie di elevamenti a potenza, addizioni, sottrazioni e radici quadrate degni di Einstein!
In questo modo perಠsi ottengono le angolazioni giuste per effettuare la sterzata e scivolare nel parcheggio con grazia e perfezione.

Addio alla valutazione approssimativa delle distanze tra le altre auto parcheggiate, addio al gioco di sterzo e controsterzo un (si fa per dire) piccolo calcolo e il gioco è fatto, anche se dobbiamo comunque riuscire a farla, la manovra!

Ma il gusto di esserci riusciti senza aiuti, chi ce lo restituisce?

E, soprattutto, dobbiamo tutti diventare dei matematici?