Uno studio tedesco (organizzato da una ricercatrice, Claudia Wolf, che probabilmente non ne poteva più del vecchio detto ‘donna al volante pericolo costante’, spesso esteso a ‘donna parcheggiante coda costante’) ha, purtroppo per lei, dimostrato che ì, è vero, le donne a parcheggiare non sono brave come gli uomini.
I ricercatori hanno chiesto a 66 volontari (33 uomini e 33 donne) di posteggiare un’auto in uno stretto spazio accanto alla Rurh University di Bochum, sede della ricerca: l’esperimento ha mostrato che le donne ci mettono, in media, 20 secondi in più a collocare la loro auto rispetto agli uomini ed, inoltre, lo fanno in modo meno preciso e ordinato.
La conclusione è che l’uomo ha una migliore coordinazione alla guida perchè il suo cervello riesce a valutare meglio e più velocemente lo spazio disponibile.
Ora, non è che 20 secondi siano poi quel gran tempo ma tant’è piccola vittoria per i maschietti che d’ora in poi potranno continuare con le loro malignità (donne e motori = gioie e dolori, soprattutto a specchietti e paraurti) supportati dalla scienza.
Del resto, da sempre circolano in internet foto e filmati di signore e signorine alle prese con tentativi di parcheggio a volte apertamente disastrosi, a volte quantomeno improbabili o ridicoli.
In Cina non hanno atteso riscontri scientifici e, come già accaduto altrove, ad esempio a Berna o Basilea in Svizzera ed in Corea del Sud, hanno dato ascolto alle credenze popolari. In un centro commerciale a Shijiazhuang, nella provincia dell’Hebei, è stato inaugurato un nuovo parcheggio ‘per sole donne’, pensato, secondo le parole di Wang Zheng, responsabile del grande magazzino Wanxiang Tiancheng, per andare incontro al ‘forte senso del colore e alla diversa percezione delle distanze delle donne’.
I parcheggi sono circa un metro quadrato più spaziosi di quelli riservati agli uomini (che saranno anche più bravi ma sicuramente a questo punto invidieranno la possibilità di muoversi più agevolmente e sosterranno che se le donne vogliono la parità dovrebbero imparare a fare le manovre e non essere agevolate), i muri sono stati dipinti di rosa e violetto (le donne hanno un maggior senso estetico), gli ambienti meglio illuminati (per disincentivare violenze e sgradite attenzioni).