Da fine maggio a Milano si attuerà una nuova politica di controllo verso quegli automobilisti indisciplinati che lasciano la propria auto in doppia fila per le strade della metropoli lombarda.
Il sistema escogitato ha un concetto di funzionamento piuttosto semplice, ma efficacissimo: una telecamera, posizionata sopra ad un una delle volanti in perlustrazione per la città , che rileva le auto in doppia-fila, e con un apposito software elabora i dati necessari all’invio della multa attraverso il sistema informatico chiamato “street control”.
“Il rilevamento automatico delle infrazioni non si sostituisce alla presenza degli agenti sulle strade, ma coadiuverà il loro lavoro offrendo un ulteriore deterrente ai comportamenti scorretti”, sintetizza il Vicesindaco milanese Riccardo De Corato.
àˆ stato reso noto che il sistema “street control” ha bisogno di due riprese simultanee per l’invio della notifica della contravvenzione: la targa del veicolo e la assenza di autista sull’auto ripresa. C’è quindi la volontà da parte del comune di perdonare coloro che si fermano per consentire al passeggero di scendere o salire. E sanzionare invece quelli che “lasciano” davvero la macchina in doppia-fila, causando disagi a mezzi pubblici, vetture di pronto soccorso, Forze dell’Ordine oltre che rallentare il flusso del traffico cittadino fino a causare veri e propri ingorghi.
Tra le prime aree dove sarà utilizzato il nuovo sistema spara-contravvenzioni c’è il quartiere di Chinatown, per favorire un migliore controllo del rispetto degli orari carico e scarico, e le strade ad alto scorrimento di traffico.
Il Vicesindaco De Corato invita inoltre gli automobilisti a prestare maggiore attenzione, notificando che dal 3 maggio ad oggi sono state effettuate una media di 3.500 multe al giorno.
L’investimento iniziale riportato riguarderebbe 20 auto dei vigili per una spesa intorno ai 200 mila euro (che si ammortizzerebbero in brevissimo tempo, con più di 3.000 multe al giorno).
La guerra al parcheggio selvaggio è da sempre uno dei problemi riguardanti l’applicazione di corrette politiche di mobilità . La tecnologia applicata alla risoluzione di tale problema è da incentivare.
Necessario anche pensare al ruolo di chi, la Polizia Municipale in questo caso, la strada la vive tutti i giorni. Ripensare alle esigenze e andando anche incontro al cittadino stesso, che molte volte e non per suo volere si ritrova “costretto” al parcheggio in doppia-fila.
C’è da augurarsi che l’uso di queste macchine non si trasformi in abuso (vedi autovelox ninja e semafori con sequenza giallo-rosso più veloce di un battito d’ali di colibrà¬), e che parte dei proventi delle multe recapitate sia utilizzato per la creazione e il miglioramento di parcheggi e posti auto.