Avete deciso di fare una vacanza, o semplicemente una bella gita. L'intento è fuggire, per citare una famosa pubblicità, dal logorio della vita moderna. Avete scelto di fare un giro tra paesi suggestivi e centri storici affascinanti – il nostro stivale ne è pieno, per fortuna e con orgoglio – magari sulla costa, affacciati sul mare. Avete pianificato tutto e siete partiti con la vostra automobile. A questo punto proviamo a ipotizzare due possibili scenari.
Il primo. Arrivate nel centro del paese e scoprite che è ZTL. E se il suddetto centro è in una zona un po' impervia, magari a picco sul mare, e le strade sono strette (anzi, LA strada è stretta), perdete subito ogni speranza di trovare parcheggio o sostare la macchina nelle immediate adiacenze. Così tornate indietro per quell'unica strada e trovate un parcheggio (sempre che lo troviate) a qualche chilometro di distanza dal centro. Pagate e vi preparate a fare due lunghe camminate per andare e tornare, a meno che non vogliate fare l'autostop e farvi dare un passaggio da qualche altro turista che, come voi, pensa bene di poter parcheggiare in paese.
Secondo scenario. Tutto come prima, tranne un particolare: il parcheggio mette a disposizione dei turisti un servizio navetta per raggiungere il centro, comodamente e in poco tempo. Et voilà, pagate per un servizio utile, e non rischiate di cadere nella tentazione di lasciare la macchina lungo la strada e beccarvi una multa salata (si sa, in zone turistiche e in alta stagione i vigili sono particolarmente solerti). Non solo, un parcheggio con navetta fuori dal centro abitato è un portatore sano di viabilità, spazio, sostenibilità e turismo (vedi, ricavi economici): un'ottima strategia per quelle località dotate di poco spazio e limitata disponibilità di parcheggio, col fine di evitare quei tipici affollamenti di autovetture generati dalla ricerca della sosta, e con l'effetto collaterale di diminuire l'inquinamento e offrire ai turisti (ma perché no, anche ai residenti) una soluzione pratica e agevole.
Per fare un esempio, una zona come quella delle Cinque Terre si gioverebbe notevolmente di una strategia di questo tipo: ad oggi è assai difficoltoso raggiungere in auto questi splendidi tesori della Liguria, non solo per le strade impervie ma anche per la mancanza di aree di sosta.
Riportiamo due casi "all'italiana". A Verona esiste già un parcheggio fuori città che mette a disposizione un bus navetta ogni 10 minuti, al costo di 1 euro, per raggiungere il centro storico. Peccato che risalti una problematica: il servizio è operativo dalle 9 alle 19. Come sempre, in Italia la perfezione non piace. Potete parcheggiare e visitare Verona, ma non potete fermarvi a cena. A patto di non tornare a piedi. E dire che in Veneto, così come in qualsiasi altra regione dello stivale, si mangia molto bene. Il secondo caso riguarda la costiera amalfitana, località incantevole che il mondo ci invidia. Il comune di Vietri sul Mare ha presentato nel 2014 un progetto di questo tipo: uno scambiatore modale (da trasporto privato a collettivo) che prevede la possibilità di lasciare auto o moto e, con una navetta, raggiungere il centro o la spiaggia. I lavori per il parcheggio (e per un vettore meccanico che collega la stazione al centro storico) sarebbero dovuti terminare entro il 2015. Dubitiamo che l'opera verrà realizzata, ma intanto è sorto il consueto comitato del no, che si oppone al progetto per motivi territoriali: solito destino a cui vanno spesso incontro opere innovative di pubblica utilità, come abbiamo documentato nel recente articolo sui parcheggi mai nati. Purtroppo le contestazioni di pochi rischiano di bloccare iniziative che portano vantaggio a molti. Perché in Italia non piace né la perfezione né l'innovazione. Piace lo status quo.