Siamo sicuri che una delle prime regole di guida apprese da qualsiasi automobilista sia quella di dover parcheggiare in retromarcia negli stalli paralleli alla circolazione. Se qualcuno tentasse di incastrare la sua auto entrando “di muso” tra due vetture in sosta parallele alla strada, probabilmente sarebbe oggetto di gran derisione. Ma qual è la condotta comune nel caso dei parcheggi perpendicolari alla carreggiata?
Quando gli stalli sono in posizione perpendicolare rispetto alla circolazione stradale, la maggior parte di noi ha l’istinto di svoltare semplicemente, inserendo il muso dell’auto nel parcheggio. Perché è più semplice. Perché perdiamo meno tempo. Ebbene, sbagliamo di grosso.
La spiegazione è piuttosto semplice: quando dovremo uscire dal parcheggio, dovremo farlo in retromarcia, ed immettersi nel flusso cittadino a marcia indietro è molto più difficile e pericoloso che farlo anteriormente. Ray Magliozzi, esperto in materia e conduttore del programma radiofonico americano Car Talk, lo spiega in modo colorito: “Mentre il culo della tua macchina spunta nel traffico, tu non puoi vedere se ci sono mezzi in arrivo, perché la tua vista è bloccata dal vano passeggeri della tua auto e dai SUV parcheggiati accanto a te”.
Tornando seri, per chiarire in modo incontrovertibile il rischio che corriamo nell’uscire da un parcheggio in retromarcia, prendiamo in esame il Codice delle Assicurazioni Private (lo potete trovare QUI). Tra i principi fondamentali in materia di accertamento della responsabilità in caso di incidente stradale tra due vetture, ne riportiamo due che ben dimostrano la nostra argomentazione:
- Se un veicolo si immette nel flusso della circolazione da una posizione di sosta o uscendo da un’area privata e urta un veicolo in circolazione, è responsabile al 100% del sinistro.
- Se uno dei due veicoli circola in retromarcia è sempre responsabile del sinistro.
Ora, questi due principi sottendono che un automobilista deve prestare particolare attenzione e cautela tutte le volte che esce da un parcheggio e si immette sulla strada e tutte le volte che compie una manovra in retromarcia. Sembra scontato ma lo diciamo lo stesso: segnalate sempre in anticipo le vostre intenzioni, effettuate qualsiasi manovra senza creare intralcio o pericolo a mezzi o pedoni, e date sempre la precedenza alle vetture già in circolazione. Detto questo, i due principi legislativi sopra riportati dimostrano che uscire da un parcheggio in retromarcia è una manovra doppiamente a rischio, perché somma la pericolosità (e la conseguente responsabilità) della marcia indietro e dell’immissione su strada.
Entrare subito in retromarcia nei parcheggi perpendicolari, quindi, è la mossa più corretta ed esente da rischi. Perché hai il tempo di rallentare, segnalare la tua intenzione ed effettuare una manovra ben visibile alle auto che percorrono la tua carreggiata. Anche se richiede più tempo rispetto all’entrata diretta nello stallo, permette di avere migliore visibilità al momento di uscire dalla posizione di sosta.
Uno studio pubblicato nel 2014 sull’International Journal of Emerging Markets considera la percentuale di automobilisti che parcheggiano correttamente in retromarcia negli stalli perpendicolari alla strada rispetto a quelli che parcheggiano con il muso. Vengono presi in esame solo 6 paesi (l’Italia non c’è, se qualcuno volesse intraprendere una ricerca statistica ce lo faccia sapere):
- Stati Uniti: 5,7%
- Brasile: 17,1%
- India: 25,4%
- Russia: 35%
- Taiwan: 59,4%
- Cina: 88%
Per una volta, paesi tanto bistrattati come Cina e Taiwan si comportano molto meglio di noi.