In principio furono i parcheggi rosa, destinati alle donne in dolce attesa e alle neomamme: ma adesso qualcuno si è spinto oltre, e ha pensato bene di ideare ampi e vistosi parcheggi dedicati a intere famiglie.
Gli stalli “oversize”, delimitati da strisce bianche, spiccano per lo sfondo rosso acceso, sul quale campeggia l’immagine stilizzata di una famigliola in puro stile Mulino Bianco, intenta però a passeggiare in fila indiana un po’ come i Beatles sulla copertina di “Abbey Road”.
Una svolta nel Codice della Strada? La risposta è no. Si tratta, come già a suo tempo per i parcheggi rosa, di un gesto di cortesia nei confronti dei clienti del centro commerciale di Cocquio Trevisago, nei pressi di Varese: un pioniere nel suo genere, visto che è stato aperto nel lontano 1999.
I “family spot”, se così vogliamo definirli, misurano 5×5 metri: hanno dunque la stessa lunghezza dei normali stalli, ma sono larghi il doppio…Una manna per chi si trova ad andare in giro con ovetti, passeggini, monopattini e a uscire dallo shopping con miriadi di sacchetti ricolmi delle merci più disparate, dai pannolini in maxi-sconto alle scorte di pasta e acqua minerale.
Attualmente sono quattro i posti “formato famiglia” previsti nelle adiacenze dell’ingresso del centro commerciale, e occupano dunque otto posti “normali”.
Che cosa accadrebbe se qualche single o qualche maldestro neo-patentato non proprio a suo agio con le manovre di parcheggio, allettato dall’ampio spazio disponibile, occupasse lo stallo oversize? Assolutamente nulla: non essendo previsti dal Codice nessuno potrebbe obiettare alcunché (anche se possiamo immaginarci l’ira di folte famigliole con pargoli urlanti in auto di fronte allo scippo del parcheggio) …Di certo dimostrerebbe scarsa sensibilità, ma qui sconfiniamo in discorsi di etica che preferiamo lasciare ai singoli e alle loro coscienze.
Certo è che, per quanto queste iniziative siano lodevoli, sarebbe senza dubbio più opportuno da parte delle amministrazioni comunali vigilare sul rispetto di norme che il Codice della Strada prevede eccome: come il divieto di parcheggiare l’auto nei posti auto destinati alle persone disabili, quello di ostacolare il traffico o peggio ancora il passaggio di mezzi di soccorso, quello di lasciare l’auto davanti a passi carrai per il quale il titolare del diritto deve pagare una tassa.
Sul primo punto la legge parla chiarissimo: chiunque usufruisce delle strutture riservate alle persone disabili senza averne l’autorizzazione, o ne faccia uso improprio, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 65 a euro 262: e -come ben ricordato da Lorella Ronconi, promotrice di un’iniziativa lanciata su Facebook un anno fa che continua a raccogliere ampi consensi – non importa se è “solo per un minuto” (scusa dietro la quale si trincerano schiere e schiere di automobilisti incivili).
Quanto ai parcheggiatori abusivi, recentemente si sono inasprite anche le pene previste per loro: la multa minima prevista per chi esercita l’illecita attività e salita lo scorso anno da 772 a 1000 euro. Lo ha previsto il cosiddetto decreto sicurezza, entrato in vigore il 21 aprile 2017, che punisce, con sanzione doppia, i recidivi e prevede anche la confisca delle somme illecitamente guadagnate dai truffatori: è un passo importante, ma di certo resta ancora molto da fare, in quanto, come è evidente in molte città, soprattutto nel Sud del nostro Paese, i controlli da parte della Polizia Muncipale sono ancora insufficienti.