Questo curioso fatto potrebbe sembrare scaturito dalla fantasia di un Gianni Rodari o di uno Stefano Benni: e invece è pura cronaca, ed ha a che fare con i parcheggi e con…un prete.
Sappiamo bene che di questi tempi il clero non ha vita semplice, soprattutto da un punto di vista finanziario; le Messe, appuntamento fisso della domenica per tutti un tempo (indipendentemente dalle più intime convinzioni), richiamano un numero sempre più esiguo di fedeli, il cestino delle offerte piange e forse anche le iniziative benefiche non raccolgono troppe adesioni.
Un parroco di Bologna dal raro ingegno imprenditoriale, però, ha deciso di far fronte al problema con un’iniziativa a dir poco originale: quella di mettere a disposizione il cortile della chiesa da lui guidata come parcheggio. Rigorosamente a pagamento.
Mirko Corsini – questo il nome del parroco della chiesa della Sacra Famiglia – ha, in un certo senso, cavalcato un problema. La sua parrocchia si trova infatti in una zona particolarmente trafficata del quartiere Saragozza, dove è effettivamente complicato trovare uno spazio per la propria auto: di qui la sua idea, che però gli ha richiesto qualche fatica.
Per realizzare il suo parcheggio, infatti, Don Corsini ha infatti dovuto spostare il campo da basket destinato ai ragazzi della parrocchia; poi, vernice gialla alla mano, ha fatto tracciare la bellezza di tredici stalli, e ha piazzato sul cancello situato sul retro della chiesa un cartello che reca la scritta “Affittasi posti auto”. Obiettivo, offrire agli abitanti del quartiere non uno stallo temporaneo, ma un vero e proprio ricovero permanente, al costo di 120 euro al mese (cifra che, se si è fortunati, si riesce a spuntare anche per un comodo box al coperto nella costosissima Milano ndr).
Vogliate perdonarci il gioco di parole se vi diciamo che tutto si svolge “con i sacri crismi”: agli affittuari viene offerto un telecomando per entrare e uscire agevolmente dal parcheggio all’aperto, e a fine mese viene emessa regolare fattura. Calcolatrice alla mano, visto che la proposta ha raccolto grande consenso, la cifra che ne viene fuori ogni mese non è trascurabile.
Lungi dal suscitare polemiche infatti, il parcheggio di don Mirko ha avuto un successone; e infatti ha deciso di ampliarlo con sei nuovi posti auto, con grande consenso e soddisfazione degli abitanti del congestionatissimo quartiere.
Pensate che il caso di Bologna sia unico e raro? Sbagliate. Un collaboratore del parroco – manager ha infatti chiarito che altre chiese hanno lanciato la stessa iniziativa; e non ha esitato ad ammettere che l’idea è nata non tanto dalla volontà di servire la comunità, ma di trovare nuove risorse economiche. Fra spese di manutenzione, iniziative benefiche gratuite, servizi ai parrocchiani, infatti, anche gli uomini di Chiesa hanno i loro grattacapi finanziari: noi tendiamo a dare tutto per scontato, ma forse questo episodio apparentemente bizzarro dovrebbe farci riflettere, e – se siamo praticanti e ci “avvaliamo” dei servizi della parrocchia – indurci a tirare fuori una moneta in più quando, la domenica, ci passa accanto la Perpetua con il cestino.