Conclusasi da pochi giorni in una versione inedita, interamente digitale, l’ultima edizione di Genova Smart Week ha conseguito un successo superiore a ogni aspettativa.
A parlare sono i numeri della manifestazione, promossa dall’ Associazione Genova Smart City e dal Comune di Genova con il supporto organizzativo di Clickutility Team, che ha visto il coinvolgimento di 161 relatori e il sostegno di 105 realtà, tra sponsor e partner: oltre 3.000 persone hanno partecipato in streaming e sono stati circa 500.000 gli utenti raggiunti dalle piattaforme e dai canali di comunicazione web.
I concetti salienti emersi durante i numerosi appuntamenti in programma sono molto chiari, tanto da poter essere così sintetizzati: una città per essere smart deve avere come obiettivo primario la digitalizzazione dei documenti e dei processi dell’amministrazione. In seconda battuta, deve investire in infrastrutture digitali per far parlare l’ambiente fisico della città con le attività ordinarie e con quelle straordinarie. Obiettivo finale della smart city, infatti, è quello di mettere in condizione i cittadini di gestire in modo agile la propria quotidianità in ogni suo aspetto, e in questo senso il ruolo dell’amministrazione risulta fondamentale.
In questo contesto è stato ribadito come il ruolo della mobilità, e di conseguenza anche della sosta, sia di assoluto rilievo. Soprattutto durante la sessione di venerdì 27 novembre dedicata alle soluzioni di mobilità sostenibile e medio e a lungo termine, è emerso come la crisi pandemica abbia riportato i mezzi individuali al centro della mobilità urbana; ma il passaggio a soluzioni più sostenibili per la mobilità individuale, (così come per quella collettiva e delle merci) comporterà una serie di transizioni. Si arriverà alla sostenibilità, che come obiettivo finale ha la decarbonizzazione, ma lungo percorsi diversi per ogni settore e con esiti finali differenziati. In questa cornice, non è possibile prescindere del contributo che alla sostenibilità apportano i carburanti gassosi, sia compresso che liquefatto, anche in versione bio, di cui continua l’espansione delle stazioni di rifornimento. Intanto procede spedita la realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica pubblica, mentre si è appena avviata quella per l’idrogeno (anche se gli utilizzi previsti oggi non fanno prevedere una necessità di pervasività superiore a quella del gas naturale).
Una gestione più intelligente della mobilità, inoltre, si fonderà sempre di più sulla multimodalità, un modello intelligente di distribuzione basato su una visione “olistica” della gestione degli spostamenti, che possa essere riconducibile a un’unica piattaforma grazie alla quale i singoli utenti possano combinare soluzioni di mobilità “personalizzate” e basate sulle sue abitudini ed esigenze.
Il dialogo fra i vari attori della mobilità dovrà prevedere la disponibilità di informazioni sulla disponibilità di parcheggi in tempo reale, così da limitare i tempi di ricerca di un posto auto e il congestionamento e l’inquinamento che ne derivano.