Next Generation Mobility è entrato nel vivo: ecco una panoramica sui temi affrontati durante l’evento in programma a Torino fino a dopodomani, 20 maggio, durante il quale il tema della mobilità è protagonista nelle sue innumerevoli sfaccettature.
Nelle sessioni di apertura si è parlato della mobilità come servizio, e in particolare della necessità di offrire ai cittadini valide alternative all’uso di mezzi di spostamento individuale: la soluzione per fare fronte alla crisi del trasporto collettivo, dovuta alla difficoltà di conciliare le esigenze sanitarie con l’offerta del servizio, non è quella di chiudere le città, ma di ottimizzare gli spostamenti, facendo muovere le persone nel modo a loro più congeniale secondo i parametriche ognuno utilizza per pianificare il proprio itinerario.
Il parcheggio è una componente fondamentale della mobilità come servizio: non va tuttavia considerato solo nel punto di arrivo, ma anche come punto di partenza e di transito. Su questo tema si concentrano gli interventi di Vezio Maggioni, Amministratore delegato di Flowbird, e Andrea Scagni, docente presso l’Università degli Studi di Torino.
Un secondo importante tema che verrà affrontato è quello della mobilità elettrica, protagonista della giornata di domani, mercoledì 19 maggio: l’ambiente e gli automobilisti potranno trarre vantaggi dalla diffusione dell’elettrico, ma perché prenda piede – anche se dirlo può apparire scontato – occorre elettricità dove serve, quando serve e come serve. Non solo: le imprese di componentistica italiane stanno affrontando una serie di sfide, complesse e collegate tra loro. La conversione delle motorizzazioni verso l’elettrico è sicuramente la principale, ma ci sono anche la corsa a materiali, strutturali e no, leggeri ma sostenibili, la digitalizzazione sempre più spinta e l’integrazione tra elettronica e meccanica, il definitivo tramonto del montaggio a linea a favore dell’assemblaggio modulare e la diffusione dell’additive manufacturing (un processo industriale impiegato per fabbricare oggetti partendo da modelli 3D computerizzati N.d.R.).
Particolarmente avvincente si prospetta il confronto legato alle tre dimensioni della mobilità di nuova generazione: verticale, cyber e autonoma. L’automazione della guida, in particolare, è uno dei concetti chiave della mobilità della prossima generazione, alla ricerca di una migliore qualità della circolazione e di una elevata sicurezza.
Ultimo ma non meno importante argomento discusso durante l’evento è quello dell’accesso universale alla mobilità e della sua sostenibilità: obiettivi che possono essere raggiunti soltanto tramite pianificazione, collaborazione e risorse economiche.
Una serie di studi rileva infatti che in media, nei Paesi sviluppati, un adulto di sposta per un’ora al giorno per lavoro, per studio o per altre necessità: ma l’importanza che ha la possibilità di spostarsi nelle vite personali, nella società e nell’economia è molto più grande di quel sedicesimo della giornata attiva. La mobilità è libertà e, in una società democratica è un diritto fondamentale indipendentemente dalle condizioni di ricchezza, di salute e di luogo di residenza, Le amministrazioni devono garantire i servizi pubblici a ciascun individuo: a chi abita in zone a difficile accesso o isolate, e a chi, in modo temporaneo o permanente, ha necessità specifiche a causa di ridotte capacità motorie.
Anche in questo caso, la crisi del trasporto collettivo innescata dal Covid-19 e dalla necessità di offrire un servizio pubblico per la ripartenza delle attività economiche ha riportato in primo piano l’esigenza di ripianificare la mobilità urbana e di ripensare alle fonti di finanziamento dei progetti: le amministrazioni locali devono dunque adottare delle strategie affinché si possa continuare a garantire il servizio e, contemporaneamente, perseguire gli obiettivi di sostenibilità della mobilità. Mobilità pianificata, però, non è solo mobilità delle persone. Gli ultimi dieci anni, a causa dell’esplosione dell’e-commerce, hanno fatto emergere il ruolo centrale della mobilità delle merci e di quella legata ai servizi per la città e i cittadini: tutte attività che vanno a gravare sulle infrastrutture urbane, in un momento in cui la moda delle amministrazioni va invece verso una restrizione degli spazi di mobilità e di sosta. Il curbside management, ossia la gestione dell’uso dello spazio a bordo strada, è oggi il nuovo mantra in termini di logistica e di servizi urbani: è acclarato che tutte le risorse esistenti devono essere gestite in modo collaborativo ed efficiente. Diversi esperti in materia – fra cui Laurence Bannerman, Segretario Generale di AIPARK e Presidente EPA (European Parking Association), sono dunque chiamati a confronto su questo tema, anch’esso di stringente attualità.