Alcune vicende sono talmente assurde da ricordare quelle scaturite dalla penna di certi scrittori russi, molto acuti nel raccontare i paradossi generati da regole e sistemi discutibili: è il caso di quella che, recentemente, ha visto coinvolto un generoso ventenne di Cesena. Il ragazzo, che aveva un appuntamento all’Avis per donare il sangue, ha dovuto temporaneamente rinunciare al suo nobile proposito perché…non ha trovato un parcheggio nelle vicinanze dell’ospedale Bufalini, dove era atteso per l’appuntamento. L’episodio, ancora una volta, ha messo in luce una criticità di non poco conto, legata alla gestione dei parcheggi situati nei pressi del nosocomio romagnolo: soprattutto in ragione del fatto che, se una donazione di una sangue può attendere, ci sono situazioni ben più critiche per cui si può finire in ospedale, e potervi accedere agevolmente è quindi vitale.
Intorno al Bufalini, infatti, sono disponibili circa 600 parcheggi, di cui 60 riservati a categorie particolari e munite di contrassegno. Per cercare di trovare un equilibrio fra etica e pratica, l’amministrazione comunale ha stabilito che possano essere accessibili gratuitamente per le prime tre ore; nelle ore seguenti, si pagano 0,40 euro all’ora o 2 euro in tutto per 24 ore. Tutto ciò dovrebbe favorire una certa rotazione e scongiurare il rischio di auto posteggiate stabilmente pur dando modo ai visitatori di avere il tempo sufficiente per visite ed esami; ma queste misure, purtroppo, non si stanno rivelando efficaci, e portano inevitabilmente a chiedersi se, a dirla tutta, i parcheggi gratuiti e non gestiti nei pressi degli ospedali non creino più disagi che vantaggi.
Prevedere un parcheggio dotato di strumenti ad hoc per una gestione ottimale degli accessi, infatti, significherebbe offrire un servizio utile a pazienti, visitatori, ma anche dipendenti e dirigenti: che, legittimamente, si aspettano la possibilità di poter disporre di un posto auto. La tecnologia consente ormai di fare fronte brillantemente alle necessità di amministrare in modo intelligente il parcheggio di un ospedale, differenziando le destinazioni d’uso degli stalli e il loro funzionamento.
Software Link, azienda di software nata nel 1994 e impegnata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative, ha creato una soluzione avanzata per l’automazione dei parcheggi, Parko, ideale per realtà ospedaliere.
Sono, in particolare, le versioni ParkO Lite ed Enterprise quelle dedicate gestire al meglio tutte le categorie: permettono di creare aree specifiche dedicate ai dipendenti o ai dirigenti, che possono accedervi attraverso un badge o la lettura della targa, aree dedicate ai visitatori a pagamento con ticket o, anche in questo caso, la lettura della targa.
Esemplificativo, in questo senso, è il caso di un grande ospedale in Trentino Alto Adige, il cui parcheggio è stato riorganizzato con la soluzione ParkO, automatizzando 4 parcheggi e differenziandoli in base alla destinazione d’uso.
In questo caso è stata quindi messa a punto una soluzione smart pensata su misura per le diverse categorie di utenti: rapidi ingressi in entrata e in uscita per il personale, abbonamenti e agevolazioni per i visitator … il tutto integrato con i sistemi di gestione e telefonici dell’ospedale.
La gestione dei diversi “parcheggi nel parcheggio” che un simile sistema permette di differenziare può essere affidata a una unica console web “multi tenant” in Cloud, ognuno con funzionalità e regole diverse, integrate con i sistemi gestionali del cliente: risultato, la possibilità di amministrare almeno 2000 transiti al giorno.
Le prospettive aperte da nuove tecnologie come quelle illustrate da un lato, e i casi critici come quello di Cesena dall’altro, dimostrano come assicurare un parcheggio gratuito agli utenti non significhi necessariamente assicurare un servizio migliore: il rischio è quello di incappare in un “Far West” che crea difficoltà alle persone in situazioni in cui l’accesso dovrebbe essere il più possibile semplice. Non è pensabile potere perdere minuti preziosi se ci si deve recare a una visita, se ci si deve sottoporre a un esame o se si deve andare a trovare un proprio caro potendo contare su orari di visita limitati: meglio sarebbe calmierare i costi dei parcheggi in una struttura bene organizzata e riservare posti auto gratuiti ad alcune categorie di utenti, riservando l’accesso gratuito, come previsto dalla legge, a chi deve recarsi in urgenza all’ospedale o al pronto soccorso.