La fatidica domanda “E l’auto, dove la lascio?” è un interrogativo pressoché costante, che scandisce momenti e circostanze diverse della nostra quotidianità: ce lo si pone nei frenetici quanto frequenti momenti in cui si è a caccia di un parcheggio “qui e subito”, ma anche tutte le volte in cui si programma uno spostamento nel breve, medio o lungo termine – un appuntamento, una visita medica, un viaggio. Rientra nella categoria di chi necessita di sosta programmata anche i residenti di città e paesi che richiedono quantità di posti auto a
Di questi tempi la digitalizzazione nella gestione della sosta si sta sempre più imponendo come uno straordinario strumento per efficientare servizi di pagamento, controlli, monitoraggio e integrazioni per operatori e utenti. Tutto ciò fa sì che il settore della sosta si stia rivelando una eccezionale fonte di dati, e quindi di informazioni, che permettono finalmente ai professionisti del settore di ragionare – su basi scientifiche – riguardo ai temi di politica della sosta, correlati alle strategie della mobilità, alle ottimizzazioni e integrazioni. Con la sosta programmata, in particolare, i flussi degli accessi alla città/destinazione possono essere controllati e consentiti in base a numerosi criteri.
La gestione della sosta è infatti una leva per disciplinare la domanda generale di mobilità e facilitare l’introduzione di nuove forme di trasporto, essenziali per la transizione a una nuova mobilità sostenibile: si tratta, in sintesi, di una parte integrante, anzi, fondante del sempre più attuale concetto di “Mobility as a Service”.
Per funzionare in modo trasparente e aperto sono tuttavia necessarie linee guida e standard che assicurino un processo di crescita e integrazione: requisito essenziale per allontanarsi dalla frammentazione che ancora distingue il settore della mobilità.
AIPARK (l’Associazione italiana che riunisce gli operatori del settore) e TTS Italia, l’Associazione Nazionale per la Telematica per i Trasporti e la Sicurezza, insieme a un gruppo di esperti, hanno definito gli elementi essenziali per la diffusione dei sistemi digitali elaborando le “Linee Guida per la digitalizzazione della sosta con dispositivi elettronici”, presentate nei giorni scorsi.
Fabio Mosconi, Presidente AIPARK e Direttore Sosta e Parcheggi di ATM S.p.A. di Milano, definisce il documento “un importante passo avanti, necessario ad efficientare i servizi di gestione per tutti gli operatori e l’impatto che queste innovazioni avranno sulle normative italiane e in particolare su un tema attuale come quello della privacy”.
“Queste Linee Guida sono la dimostrazione di come la tecnologia sia un tassello fondamentale per l’implementazione delle normative e per la reale innovazione. Il lavoro svolto spiega bene come la tecnologia e, in particolare la digitalizzazione, vada di pari passo con le strategie politiche dei decisori”, ha invece evidenziato Rossella Panero, Presidente TTS Italia.
Laurence A. Bannerman, Presidente EPA-European Parking Association, ha infine dichiarato: “Con l’uso diffuso della digitalizzazione e la conseguente disponibilità di dati il settore della sosta oggi in Europa contribuisce – su basi scientifiche – alla pianificazione e gestione di servizi integrati mirati a un sistema di mobilità urbana sempre più sostenibile”
UNO SGUARDO D’INSIEME AL DOCUMENTO:
La Guida si apre con un glossario finalizzato a chiarire e facilitare la comprensione di alcuni termini legati all’attuale mondo della sosta: dalla “a” di App alla “v” di Verificatori, passando per “Service Provider” e “Parking Collector”, solo per citare quelli di più stretta attualità.
Inquadrare correttamente queste definizioni è essenziale per comprendere appieno gli obiettivi del documento, che sono essenzialmente due:
➢ Accelerare la digitalizzazione del servizio di pagamento della sosta, che attualmente
in Italia è molto indietro rispetto alla gran parte dei Paesi europei.
➢ Migliorare la qualità del servizio degli operatori telematici, sia verso i Gestori della Sosta che verso gli Utenti finali. Questo secondo obiettivo dovrà essere perseguito in modo tale che non vi sia un freno alla digitalizzazione della sosta, che rimane l’obiettivo primario.
Queste finalità, all’interno della Guida, vengono perseguite tramite la formulazione di raccomandazioni/suggerimenti (non vincolanti) verso i gestori della sosta, pubblici e privati, ma anche gli operatori telematici e gli enti concedenti: di fatto rappresentano la sintesi di best practice concordate tra gli operatori del settore.
Viene inoltre evidenziato come l’accelerazione della digitalizzazione comporterà importanti vantaggi.
Ai Comuni e ai Gestori permetterà di avere dati certi e in real/near-real-time. E,, ancora, la possibilità di avere un’infrastruttura tecnologica in grado di abilitare altri e più avanzati servizi per la Smart City, così come quella di offrire migliori servizi di mobilità; ad esempio la possibilità di segnalare agli utenti le zone dove indicativamente si potrebbe trovare più facilmente parcheggio (parking guidance) o l’integrazione tra la sosta e la bigliettazione, o tra la sosta e la mobilità dolce e sostenibile (park and ride).
Non solo. La digitalizzazione offrirà la possibilità di pianificare gli spazi e le tariffe di sosta in modo più razionale grazie ai cosiddetti “big data”, monitorando la durata della sosta e l’intensità della domanda, così da indirizzare scelte funzionali e migliorare la mobilità.
Il risultato?
I cittadini potranno contare su una minore congestione di traffico, e sulla possibilità di accedere facilmente a servizi che migliorano la vivibilità delle città, come l’avviso di scadenza della sosta e la possibilità di estenderla dal proprio smartphone, o anche il suggerimento di recarsi in parcheggi in struttura (o usare mezzi alternativi) per andare in una zona dove difficilmente si trova parcheggio su strada. A questo riguardo, è bene sottolineare che organizzare e programmare la sosta non solo su strada, ma anche e soprattutto in struttura, è importante per decongestionare i centri urbani dal traffico.
I gestori della sosta, infine, oltre a disporre di ulteriori dati sull’andamento dello svolgimento della sosta per permettere una continua attività di analisi e ottimizzazione, avranno anche la possibilità di facilitare l’introduzione della gestione dei processi, ad esempio di regolazione e sanzionamento con strumenti digitalizzati con l’ottimizzazione dei percorsi degli accertatori.