Si è conclusa mercoledì 14 giugno la terza edizione di Next Generation Mobility, che ancora una volta si è rivelata una manifestazione ricca di appuntamenti dedicati al futuro della mobilità in ogni sua declinazione.
Nel primo giorno di incontri il dibattito è entrato subito nel vivo. Dopo i saluti del padrone di casa, Stefano Serra, presidente AMMA -Associazione delle Aziende Meccaniche Meccatroniche e vice presidente di Unione Industriali Torino, è intervenuto Pasquale Mazza: il consigliere della Città metropolitana di Torino con delega ai Trasporti ha illustrato le mosse in atto dopo l’approvazione del Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, che ha ricordato il ruolo di Città Metropolitana per l’implementazione del Maas e lo sviluppo del portale Muoversi in Piemonte e la piattaforma sui piani di spostamenti casa-lavoro. La Città Metropolitana quest’anno ha distribuito risorse per oltre 4 milioni di euro alle aziende per sostituire i bus termici con quelli elettrici ed è attiva sul co-finanziamento delle infrastrutture per ricaricare.
A seguire Antonio Ledda, presidente della Commissione Urbanistica, Trasporti e Mobilità della Città di Torino ha parlato del piano regolatore che accompagnerà quello di mobilità.
A NGM, appuntamento di respiro nazionale, non si è parlato solo di Torino e di Piemonte. Nel corso della IV Conferenza Nazionale su Urban Air Mobility e Advanced Air Mobility, Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano ha ricordato che le Olimpiadi del 2026 saranno un primo banco di prova reale in Italia per la mobilità aerea urbana: anche se, prima che i nostri cieli si riempiano di “auto volanti” dovranno passare ancora anni se non decenni.
La giornata si è conclusa con due argomenti di grande attualità. La sequenza Mobility as a Service ha affrontato il tema della micromobilità, cui si deve l’esplosione del mercato dello sharing nel periodo pandemico e post-pandemico. Più legata e questioni fondamentali, economici ed etici, è stata la sessione dedicata alla circolarità nella mobilità. La sessione ha toccato temi come le nuove norme sulla demolizione dei veicoli e il riuso dei componenti e dei materiali, il riuso e il riciclo delle batterie delle auto elettriche, la rigenerazione degli pneumatici, che fa risparmiare grandi quantità di emissioni di CO2, e l’utilizzo dei materiali riciclati e riciclabili.
Clou della seconda giornata dell’evento è invece stata la prima Conferenza Nazionale sull’Idrogeno e gli eFuel. L’evento ha richiamato esperti di settore, accademici e istituzioni per discutere dello sviluppo dell’idrogeno nei trasporti in Italia. In particolare il dibattito si è soffermato sull’evoluzione della filiera di produzione (anche in utilizzi extra-mobilità) e la creazione di una rete infrastrutturale per il trasporto e la distribuzione.