Legambiente richiede agli enti locali di 103 capoluoghi di provincia italiani i dati relativi al 2001 sulla concentrazione delle polveri sottili nell’aria che respiriamo.
Ed è subito sorpresa. Al di là del fatto che solo 39 città hanno risposto all’appello, mentre l’attenzione di tutti è concentrata su Milano e Torino, le grandi ammalate, si scopre che molte città, grandi e piccole, hanno problemi decisamente più gravi.
La soglia di allarme fissata dalla comunità europea per le polveri sottili per il 2005 è di 50 microgrammi per metro cubo nelle 24 ore, da non superare per più di 35 volte in un anno (40 mcg. come media annuale) Ebbene, Torino supera la soglia per 239 giorni l’anno, Genova per 234, Bologna per 168, Firenze per 116, Roma per 112, Milano per 105 e Palermo per 66.
Per capire meglio: per rendere l’aria respirabile dovremmo impedire la circolazione delle auto per 8 mesi l’anno a Genova e Torino, per 6 mesi a Bologna, Brescia, Parma o Frosinone, per 4 mesi a Roma, Firenze, Perugia, Alessandria, Ferrara. La città meno inquinata tra le 39 comprese nell’indagine risulta essere Pesaro, con solo 8 giorni di allarme.
E veniamo alle conseguenze sulla nostra salute. Lo studio è dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e riguarda 5 città italiane: Milano, Torino, Roma, Bologna e Firenze, nel giorno del 18 gennaio. Al superamento dei limiti di sicurezza per le polveri sottili sono corrisposti sei decessi a Milano, cinque a Torino, due a Roma e uno a Bologna. In pratica ogni 10 mcg. in più al metro cubo di polveri sottili la mortalità sale dell’ 1/3%. Per l’ossido di carbonio invece, a ogni mg. in più al metro cubo l’incremento è del 1,4%.
Ogni anno muoiono in Italia 3.500 persone per malattie dell’apparato respiratorio: l’inquinamento ambientale ne è la causa scatenante, ma non sono solo le auto o le calderine del riscaldamento a inquinare l’aria: secondo l’Istituto dei Tumori basta il fumo di una sola sigaretta in un ambiente chiuso per provocare un aumento delle polveri sottili molto maggiore di quello riscontrato nelle strade delle nostre città.