1.361 posti per residenti grazie ai nuovi autosilos, 1.500 dal potenziamento delle aree di sosta esistenti e 1.680 da acquisizioni del Comune di Como secondo i vecchi Piani Attuativi, sono le cifre che descrivono le prospettive potenziali di posti auto in convalle (oltre 4.500), senza contare i circa 5.400 posti per la sosta a pagamento.
E questa è solo la prima faseà¢â‚¬Â¦
E’ pronto per passare al vaglio del consiglio comunale, infatti, il documento redatto da una task force di tecnici della municipalità , che attuerà un revamping dell’obsoleto Piano Urbano dei Parcheggi del 1994.
Le finalità :
1)studiare soluzioni attuabili nel breve periodo
2)acquisire tutti i parcheggi che spettano al Comune, ma che i privati, realizzati nuovi insediamenti edilizi, non hanno ancora ceduto
3)affrontare i problemi più urgenti senza trascurare i grandi progetti già avviati (l’autosilo sotto il lago, quello sopra le terme e quello in zona San Giovanni).
Parlare di semplici tecnici, per lo studio volto a comprendere lo stato attuale dell’effettiva domanda di parcheggi, è però, davvero limitativoà¢â‚¬Â¦
Il lavoro, durato ben 7 mesi, è corredato dalle planimetrie di ognuna delle 243 vie oggetto di studio al ’94 e all’oggi e dal numero dei divieti di sosta.
Fino a qui sembra una normalissima indagine, ma la semplicità a volte risulta’troppo banale e ricca di insidie interpretative’!
L’innovativo metodo procedurale adottato dall’equipe è il seguente: suddivisa la convalle in 22 zone, per ognuna di esse si calcola la capacità di attrazione di traffico, dando pesi specifici al numero dei residenti, alle attività commerciali esistenti e a quelle terziarie; la sommatoria della sosta offerta, più la somma della media delle soste vietate moltiplicata per la capacità ricettiva, consente, poi, di calcolare l’effettiva domanda di parcheggio.
La differenza tra offerta e domanda, infine, permette di verificare, con questa’semplice e immediata procedura’ le zone maggiormente sofferenti.
Al di là della competenza dimostrata con l’approccio scientifico impiegato, non si poteva sostituire tutto questo coacervo di medie, sommatorie, indici e pesi con una più accessibile e rapida indagine sul campo delle parti interessate al problema della sosta in convalle?!