La fantasia italiana è ancora una volta geniale nell’inventare scappatoie a leggi e norme.
Anche nel caso dei parcheggi.
Lo dimostra la vicenda di un automobilista, che vale proprio la pena di definire nostrano, multato per aver esposto un disco orario non del tutto’a norma’.
Infatti sul parabrezza della sua vettura, invece del solito dispositivo fisso, faceva bella mostra di sè un disco orario un po’ troppo dinamico, tanto da essere un vero e proprio orologio.
La multa naturalmente è arrivata veloce ed il’povero’ automobilista si è difeso dicendo che il negoziante gli aveva garantito l’assoluta regolarità del dispositivo.
Sarà stata buona fede?!?
Di certo non era buona fede quella del gestore del’parcheggio delle bufale’: un’area di sosta proprio dentro al Parco del Circeo, con tanto di ricevuta fasulla e bus navetta per la spiaggia.
Peccato che quella zona, sottoposta a vincoli paesaggistici, fosse in realtà stata concessa in affitto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per l’allevamento delle bufale.
Comunque di bufale si trattava, considerato che i malcapitati automobilisti in sosta lasciavano la loro auto in una struttura priva di ogni norma di sicurezza: assicurazione inesistente, mancato rispetto della distanza di almeno un metro tra i veicoli parcheggiati, nessuna uscita di sicurezza e neanche l’ombra di idrante antincendio.
A. Tordo