In questi giorni un breve, quasi laconico lancio d’agenzia, ha annunciato che a Palermo è in corso una protesta a dir poco singolare contro il caro tariffe dei parcheggi : il comitato dei residenti delle zone P2, P4, P19 e P20 del capoluogo siciliano la sta portando avanti appendendo lenzuola alle finestre, che hanno infatti già iniziato a sventolare in via Stabile, via Bara, via Turrisi e Piazza Verdi.
I costi pretesi appaiono
ai Palermitani di queste zone decisamente troppo elevati rispetto a quelli richiesti per parcheggiare in altre zone della città .
Parcheggi.it ha voluto approfondire l’argomento, avvalendosi della testimonianza di una cittadina palermitana, che ci ha fornito ulteriori informazioni. Siamo coì venuti a sapere che l’APCOA,
la società che ha in gestione la sosta, ha deciso di ridurre drasticamente il già esiguo numero dei posti auto in cui è possibile per un residente munito di pass parcheggiare.
‘Considerata la difficoltà del trovare parcheggio in centro ‘ ci ha riferito R. D. F., palermitana Doc – e considerato che i residenti non godono certo di posti riservati, il ridurre a pochi metri di strada il parcheggio consentito è una decisione che manda al manicomio. Ciಠperaltro si traduce nel fatto che se si trova posto e questo posto non è situato nel marciapiede consentito, si è costretti a pagare la tariffazione oraria’. Tariffazione che è molto, molto salata.
Ad oggi, comunque, i residenti del ‘Comitato P2 P4 P19 P20’, hanno raccolto 1.500 firme per chiedere all´amministrazione di ripristinare i posti gratuiti ai residenti. E come se non bastasse, a sostenere i cittadini e a rintuzzare il dibattito, ci si sono messi anche due comici palermitani, Giuseppe e Marco Li Vigni. Sul loro blog (per i curiosi: www.livignielivigni.it), infatti, è apparsa un’intervista al giudice di pace Mario Coffaro, secondo il quale la richiesta di pagamento del ticket da parte dell’APCOA e le sanzioni per la mancata esposizione del tagliando sarebbero ‘sine causa’. Risultato: – ( ) non bisognerebbe pagare proprio nulla, visto che non c’è custodia del veicolo, e basterebbe rivolgersi, per fare ricorso circa eventuali sanzioni, a un giudice di pace.-
Il gesto plateale delle lenzuola alle finestre, insomma, non è che la punta dell’iceberg di un’azione forte e capillare. Azione dalla quale l’APCOA non sta tardando a difendersi, sostenendo di aver stipulato una convenzione con il comune di Palermo che legittimerebbe i provvedimenti presi.