Sua Santità sta arrivando.
Savona si prepara alla visita del Papa del prossimo 17 maggio.
E all’approdo dei fedeli al seguito, che perಠnon sono gli antichi pellegrini del cammino della fede.
Oggi si muovono in macchina o in comitiva su bus granturismo.
E quando arrivano ovviamente occorre il parcheggio, di dimensioni adeguate.
Non a caso nei giorni scorsi dall’Amministrazione savonese è arrivato chiaro il ‘monito’ ai fedeli: lasciate a casa la macchina o voi che arrivate.
Ma è chiaro che non tutti accoglieranno questo invito, ecco perchè il Comune sta preparando un piano di emergenza insieme alla Curia per cercare zone alternative e provvisorie in cui sarà possibile lasciare auto e bus.
Gli ingredienti ovviamente sono quelli delle grandi occasioni: parcheggi di scambio alle porte della città e nelle aree più periferiche e poi il trasporto in centro con il bus navetta, ma anche traghetti dai porti di Finale e Loano e da parte delle Ferrovie il potenziamento di alcuni treni aggiungendo alcune carrozze, forse per non trasformare la trasferta savonese in un viaggio della speranza.
Un po’ di sacrificio, potremmo dire un ‘fioretto’, viene richiesto anche ai savonesi residenti nelle vie interessate dal percorso: nei giorni precedenti la visita del Papa dovranno lasciare l’automobile lontano da casa per favorire gli accertamenti di sicurezza e la sistemazione delle transenne.
Insomma il ‘cerimoniale parcheggio’ è lo stesso delle grandi occasioni, come fiere, concerti, manifestazioni di grosso richiamo.
E quale maggiore richiamo della visita del Pontefice?
Quando è la fede a muovere le persone, anche il traffico ne subisce.
Regole della modernità .
E. Z.