Il parcheggio frutta, eccome se frutta.
Lo testimoniano le voci di bilancio che le Civiche Amministrazioni prevedono per la sosta tariffata e gli incassi dei gestori privati che operano nell’assoluta legalità  e nel rispetto delle norme.

E come tutte le attività  di profitto, cartina di tornasole è anche la grossa fetta di abusivismo e criminalità  legata al parcheggio.

Un caso di cronaca per tutti a rendere meglio l’idea.

Scena del delitto Roma, dove i parcheggiatori abusivi non mancano con annessi e connessi, compreso il racket e la malavita con un importante giro di soldi.
Nei giorni scorsi infatti la polizia della Capitale ha messo le manette a un algerino di quarantacinque anni, del quale si conoscono solo le iniziali A.H.N., che estorceva denaro a un cittadino rumeno di trentuno anni, quest’ultimo di professione parcheggiatore abusivo.

L’algerino aveva preso possesso del documento d’identità  del giovane rumeno e pretendeva la metà  della riscossione giornaliera e 2mila euro per riavere la carta d’identificazione.
Ma non si trattava di un episodio isolato.
Infatti i poliziotti, che hanno acciuffato il malvivente algerino grazie alla denuncia del rumeno, hanno trovato nelle tasche dell’estorsore numerose distinte di versamento su diversi conti correnti bancari italiani e esteri per un valore complessivo di circa 100mila euro.
Sembra che il giro d’affari dell’algerino ruotasse sulla zona del Testaccio, dove A.H.N. si faceva chiamare Maximo.
Forse il gladiatore dei parcheggiatori abusivi?

Noi di parcheggi.it ci chiediamo perà²: ma anche il rumeno è stato arrestato o comunque in qualche modo multato visto che è parcheggiatore abusivo?
D’altronde il vero anello debole di questa catena di ricatti è il cittadino italiano, costretto molte volte a pagare il parcheggiatore abusivo se non vuole subire danni alla propria auto. Lui chi lo tutela?