Recarsi all’Ospedale, si sa, non è mai un piacere (eccezion fatta in caso di arrivo di cicogna), nè se si è un paziente nè se si è un parente od amico in visita.
Il fatto poi di non trovare parcheggio o dover pagare tariffe esorbitanti non serve certo a rallegrare gli animi.
I parcheggi nei pressi degli Ospedali sono solitamente a pagamento (con tariffe che, ad esempio al Policlinico Gemelli di Roma, raggiungono anche i 3 euro l’ora), spesso insufficienti il risultato è il proliferare di parcheggiatori abusivi che con cifre decisamente inferiori ‘piazzano’ l’auto, rappresentando perಠanche una minaccia per chi si rifiuta di stare al loro gioco.
Ogni ospedale ha la sua personale soluzione al problema parcheggio, dal ‘campo di patate’ all’aperto alla struttura coperta attrezzata.
Quale che sia questa soluzione, spesso tanti cittadini per non perdere tempo (e denaro) cercano parcheggio nei pressi, invadendo anche i posteggi dei condomini, creando coì disagi anche a chi risiede nelle zone ospedaliere.
Le amministrazioni e i gestori dei nosocomi cercano soluzioni che non sempre si rivelano felici, anche perchè capita che le amministrazioni pubbliche cerchino di fare gli imprenditori con i soldi dei contribuenti, con il risultato che poi i contribuenti stessi si ritrovano a pagare due volte, prima per finanziare la costruzione del parcheggio e poi per utilizzarlo.
Il recente caso di Bolzano è un esempio di questo tipo di scelta: il rifacimento e la gestione del parcheggio dell’Ospedale affidata ad una cordata mista pubblico / privato (il costo di 23 milioni di euro coperto per metà dalla Provincia di Bolzano e per metà da quattro imprese ‘ di cui una, la Seab, comunale ‘ cui la concessione ha garantito la gestione per 30 anni per rientrare delle spese), è sfociata in uno scontro tra gli interessi di chi sui parcheggi doveva guadagnare e di chi invece voleva offrire un servizio ai cittadini.
Il multipiano in questione, costruito in project financing, ha sollevato numerose polemiche. Se infatti l’efficienza e la funzionalità dell’opera sono indiscusse, la tariffa oraria è stata definita da più parti “vergognosa”. La tariffa di parcheggio, fino a novembre di 50 centesimi l’ora, è schizzata a 1,20 euro l’ora e ultimamente la società di gestione aveva anche deciso un aumento delle tariffe di 0,60 centesimi l’ora (quindi da 1,20 a 1,80 €), con il risultato di avere il parcheggio dell’ospedale più costoso di quelli in centro città .
Tutto ciಠha portato ad una retromarcia dell’amministrazione provinciale, che ora ha in ballo una spesa tra i 15 e i 20 milioni di Euro per entrare in possesso del 100% delle azioni della Hospital Parking e provincializzare la struttura per mantenere basse le tariffe.
Luis Durnwalder (Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano) sostiene infatti che trattandosi del parcheggio a beneficio del nosocomio ‘Bisogna pensare ai cittadini, alle tante persone che vengono da fuori per una visita o a trovare chi è ricoverato’ .
A San Giovanni Bianco, comune della Val Brembana, si è presa la decisione opposta: il parcheggio, fino ad ora gratuito, da aprile diventerà a pagamento. Saranno installati i parcometri per circa 90 posti auto, lasciando liberi solo quelli vicino all’ingresso.
La soluzione è adottata perchè giacchè si puಠlasciare gratuitamente l’auto tutto il giorno, chi deve andare in ospedale per le visite non sempre trova posto e si pensa che l’introduzione dei parcometri dovrebbe favorire il ricambio e quindi la possibilità di trovare spazi liberi.
Il Comune riceverà un canone dalla società di gestione che dovrà occuparsi (in via sperimentale per due anni) della posa dei parchimetri, della manutenzione dei parcheggi e della segnaletica.
Anche nel maggior nosocomio ligure, il San Martino di Genova, sarà adottato un ticket di un euro l’ora per il parcheggio nei vialetti interni della città / ospedale. Il direttore generale del San Martino, Mauro Barabino, sostiene, infatti, che “Tra doppie file e soste la viabilità è diventata caotica”.
Si aspetta perಠla sentenza del Tar, il tribunale amministrativo regionale, sul contenzioso che contrappone il nosocomio all’azienda che sta costruendo il park nella piazza antistante l’ingresso dell’ospedale (Saba Italia): è possibile che la gestione dei parcheggi interni sia affidata alla Saba stessa, per un periodo limitato, in modo da capire come utilizzare al meglio gli spazi lungo i 22 chilometri di asfalto che ospitano i reparti.
C’è chi chiede più attenzione per chi parcheggia all’ospedale, ma senza cadere nella demagogia, chi sostiene che il parcheggio a pagamento degli ospedali non è un problema di cifra ma un gesto di accoglienza verso un cittadino, chi invece sottolinea il fatto che gratis non è possibile perchè sarebbe utilizzato anche da chi non si reca all’ospedale e chi più ne ha più ne metta.
La soluzione forse potrebbe risiedere in una regolamentazione comune per tutti, dal numero di posti auto (da tarare ovviamente in base alla grandezza del nosocomio) alla tariffa da applicare (si potrebbe pensare ad un certo numero di ore gratuite per chi si reca a fare una visita, ad abbonamenti per chi ha persone in lungo degenza e coì via). Soprattutto, si dovrebbe pensare che gli Ospedali sono un servizio fondamentale per una società civile e che le strutture di appoggio (quali appunto i parcheggi) dovrebbero essere considerati anche come un aiuto a chi già ha problemi.