Nel nostro Paese certi paradossi da operetta tendono a riproporsi con una certa regolarità: anche quando in ballo ci sono i parcheggi.

Prendiamo il caso di Loreto, comune situato in provincia di Ancona noto in tutto il mondo come una delle mete di pellegrinaggio mariano più importanti del mondo cattolico. Ebbene, in questa cittadina sono presenti due strutture di parcheggio, il Bagaloni e lo Eurhope, che sarebbero di grandissima utilità per tutti coloro che desiderano lasciare l’auto per poi recarsi comodamente a piedi nel centro storico.

Peccato che, da tempo quasi immemore, l’ascensore che le dovrebbe collegare con il centro sia guasto.

 

L’ascensore, donato dal Ministero dei Lavori Pubblici, è stato installato nel 2007, ma ben presto sono incominciati i guai: dopo un anno sono infatti emersi problemi di funzionamento, che nel 2015 hanno addirittura portato alla sospensione del servizio dovuta all’impossibilità di utilizzarlo…Il culmine del danno e della beffa, insomma, anche perché nel corso del tempo i vari interventi di riparazione hanno gravato – e non poco – sulle tasche delle diverse amministrazioni comunali: senza portare a una definitiva risoluzione dei problemi, tant’è vero che, a un certo punto, era stato necessario farvi fronte istituendo un servizio gratuito di bus navetta che dal parcheggio trasportasse in centro.

 

Ora sembra che finalmente la questione ascensore sia sul punto di risolversi una volta per tutte, anche se ci vorrà ancora del tempo. Il Mit, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha infatti pubblicato il bando di gara di oltre 260.000 euro per la sistemazione dell’impianto; e il Provveditorato delle opere pubbliche ha approvato lo scorso luglio il progetto dei lavori firmato dall’ingegner Marco Rinaldi, che è considerato, a livello nazionale, un esperto in materia di impianti a fune.

 

È quindi soddisfatto il sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti, di fronte alla prospettiva che i soldi pubblici vadano finalmente a migliorare l’offerta di una città in grado di catalizzare un massiccio turismo. Adesso è sperabile che la situazione si sblocchi il prima possibile, e soprattutto che il caso di Loreto rappresenti, in futuro, un monito contro l’immobilismo (sport nazionale nel nostro Paese) e la tendenza a ragionare a “compartimenti stagni” e a non identificare le singole strutture che possono migliorare la qualità della vita in una città come un sistema.

 

È del tutto inutile, per esempio, realizzare strutture di parcheggio grandiose senza, nel contempo, implementare i sistemi di trasporto; oppure costruirle senza curarsi di dotarle di impianti e infrastrutture indispensabili a garantirne l’efficienza. Come è ormai emerso chiaramente, anche nel corso del sempre più numerosi convegni dedicati a smart city e smart mobility, il parcheggio è sì un asse portante, ma di un meccanismo complesso, che va curato ed oliato nelle singole componenti per garantire la massima efficienza, a beneficio dei cittadini e di chi arriva da fuori.

 

 

 

 

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