Nelle città italiane il problema della carenza di parcheggi è una questione sempre più pressante. L’assenza di una pianificazione urbana adeguata influisce negativamente sia sulla vita dei residenti che sull’esperienza dei turisti, creando disagi e tensioni. Non solo il numero limitato di parcheggi, ma anche la loro cattiva distribuzione e gestione rendono difficile trovare un equilibrio tra le esigenze di chi vive in città e chi la visita.

Parcheggi per residenti

Per i residenti, trovare un parcheggio vicino alla propria abitazione è sempre più spesso una sfida quotidiana, considerando che non tutti possono permettersi un box o un posto auto riservato.

In molte aree urbane, il numero di parcheggi è insufficiente rispetto alla quantità di veicoli e ciò porta i residenti a dover parcheggiare molto lontano da casa o a girare per ore in cerca di un posto libero. Inoltre, nelle città con alta attrattiva turistica, specialmente nei picchi di stagione, si aggrava la situazione. Spesso, i residenti si trovano a dover contendere i pochi posti disponibili con chi visita la città per brevi periodi, aumentando così traffico e stress.

Durante i Pday’s 2024 si è ampiamente discusso dell’argomento, sintomo che anche le istituzioni avvertono la necessità di trovare un soluzione al riguardo. Durante il suo intervento, l’Assessore alle Grandi Infrastrutture di Firenze ha parlato di 22 zone individuate dall’Amministrazione in cui poter realizzare parcheggi in struttura, destinati alla sosta pertinenziale e/o residenziale in concessione.

Di recente anche Genova ha presentato le linee guida per realizzare 7 nuovi parcheggi pubblici a servizio dei residenti del centro storico. Decisivo in tal senso è stato il pressing di cittadini e commercianti, che avevano minacciato una manifestazione di protesta.

Car sharing Milano

Citiamo anche il recente caso di Viale Corsica a Milano, dove la sosta incontrollata delle auto in car sharing ha provocato le proteste dei residenti e l’intervento del Codacons.

Milano, che offre il servizio di car sharing più esteso d’Italia, lanciato nel 2001 e premiato con l’“International Carsharing City Award” nel 2020, affronta un problema di distribuzione disomogenea di questi veicoli. L’accesso gratuito a parcheggi su strisce blu e gialle contribuisce al disagio per chi possiede un’auto privata.

Il Codacons è intervenuto, chiedendo al Comune una regolamentazione più rigida per tutelare i parcheggi riservati ai residenti. Le proposte includono:

    • obbligare i veicoli in sharing a usare parcheggi a pagamento, anche sotterranei;
    • imporre una tariffa alle società di car sharing per l’uso degli spazi pubblici;
    • vietare la sosta in alcune aree;
    • creare zone dedicate che non ostacolino traffico e residenti.

Al riguardo, sorge però una domanda: il car sharing favorisce davvero la mobilità sostenibile o sposta semplicemente il problema dei parcheggi?

Parcheggio turistico

Poi abbiamo i turisti, che arrivano in città con il proprio veicolo e trovano poche opzioni per parcheggiare in modo pratico e conveniente.

In molti casi, le aree di parcheggio predisposte per i turisti sono limitate, poco sicure o mal segnalate, comportando lunghe code di attesa, con conseguente congestione del traffico cittadino, e la sosta selvaggia. Questo non solo influisce negativamente sull’esperienza del visitatore, ma anche sull’immagine della città come destinazione accogliente e sui residenti che rimangono coinvolti nel disagio.
Il problema dei parcheggi, infatti, influisce direttamente sul turismo: la mancanza di spazi adeguati e ben segnalati può scoraggiare i viaggiatori a visitare determinate città o località, soprattutto in un’epoca in cui la mobilità è sempre più al centro delle esigenze.

Parcheggio per Acquario Genova

Prendendo Genova come esempio, i visitatori diretti al centro storico e all’acquario vengono indirizzati dalla segnaletica verso i parcheggi del Porto Antico, che, seppur centrali e comodi, sono insufficienti. Di conseguenza, si formano lunghe code, spesso causando blocchi al traffico cittadino.

Ma la città, in realtà dispone di aree di sosta più periferiche, progettate per ridurre il traffico in centro, come i parcheggi di interscambio di Genova Est, Dinegro e San Benigno. Tuttavia, i primi due soffrono di problemi di sicurezza, con frequenti furti e danneggiamenti alle auto, mentre San Benigno è mal collegato al centro, con la fermata del trasporto pubblico più vicina a circa 1 km di distanza.
Non si tratta quindi solo di migliorare la segnaletica e offrire tariffe convenienti: i parcheggi di interscambio possono supportare la mobilità urbana solo se sono resi sicuri e ben collegati, come accade a Milano.

Vedremo quali soluzioni proporrà l’Amministrazione per far fronte al prossimo Salone Nautico, che attirerà a Genova oltre 100.000 persone.

Alla ricerca di un equilibrio

La soluzione al problema parcheggio risiede in una pianificazione urbana più efficiente e sostenibile, capace di bilanciare le esigenze di residenti e visitatori occasionali come i turisti.

Ciò potrebbe includere l’introduzione o l’aumento di parcheggi dedicati ai residenti nelle zone centrali e l’implementazione di aree di sosta per i turisti collocate in zone limitrofe, supportate da un sistema di trasporto pubblico efficiente.

Anche l’introduzione di tecnologie innovative, come nel caso di Verona che abbiamo  trattato nell’articolo Mobilità urbana e grandi eventi, potrebbe aiutare a ridurre il traffico e migliorare la gestione dei posti auto.

L’assenza di una strategia chiara e integrata nella gestione dei parcheggi urbani per residenti e turisti è un problema che incide sulla qualità della vita e sull’attrattività delle città italiane. Investire in nuove soluzioni per la mobilità è essenziale per migliorare l’esperienza di cittadini e visitatori, rendendo le nostre città più vivibili e accessibili e accoglienti.