Con nuova legge finanziaria le uniche risorse che i vari Municipi di Roma avranno a disposizione per sistemare una strada o una piazza sono gli oneri concessori previsti dal PUP, il piano urbano dei parcheggi.
Quindi non procedere alla loro realizzazione, come si sta chiedendo da certi quartieri, significherebbe non poter usufruire di tali somme, che ammonteranno a circa 5 milioni di euro e che, come ricorda l’assessore al traffico Mario Di Carlo, sono state parzialmente utilizzate ad esempio per lo spostamento dei mercati cittadini. Non solo: la mancata costruzione di tali posteggi, vitali per dare un minimo di respiro alle zone interessate, comporterebbe una penale nei confronti delle imprese incaricate stimata in 120 milioni di euro, cifra impossibile da reperire.
Sono 48 i cantieri che stanno per essere aperti, e risulta quindi evidente che le proteste di molti abitanti delle zone interessate al nuovo piano dovranno in qualche modo rientrare, sia riverificando le condizioni di sicurezza degli edifici, che sono la causa di molte proteste, sia stabilendo tempi certi con le imprese costruttrici per avere la certezza di quanto dureranno i disagi.. Si sta a questo proposito studiando la possibilità di attribuire maggiori funzioni ai vari Municipi. Ad essi andrebbe la gestione degli oneri concessori e la eventuale revisione del piano in funzione di esigenze emerse dalle necessità locali.
Ma tra le numerose proteste di chi teme che i nuovi parcheggi possano mettere a rischio la stabilità dei propri palazzi, qualcuno, nella fattispecie gli abitanti di piazza Amba Alagi hanno intenzione, terminati i lavori, di fare addirittura una festa per il parcheggio.