File interminabili davanti al semaforo che sembra sempre rosso e tra nervosismo e rassegnazione ci ritroviamo a desiderare di avere una bacchetta magica per liberare le nostre città da smog, inquinamento acustico e traffico. E’ questo il sogno di milioni di persone che vivono e lavorano immerse nel caos delle grandi metropoli.
A venire in aiuto delle vittime dello stress cittadino non sarà certo una magia, ma niente meno che Leibniz, il grande filosofo e matematico tedesco che credeva nella possibilità di organizzare la vita umana in un sistema logico e ordinato. Al suo pensiero si sono ispirati, infatti, i ricercatori dell’Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica (IASI) “Antonio Ruberti” del CNR e dell’Università del Texas per creare un sofisticato sistema di regolazione dei semafori in grado di ridurre sensibilmente i tempi di attesa nel traffico, con evidenti vantaggi sia per l’ambiente, sia per la qualità della vita.
Vediamo, allora, meglio di cosa si tratta.
La vera novità del “sistema Leibniz”- spiega Giovanni Felici, ricercatore dello IASI – è che il modello logico impiegato può essere facilmente adeguato alle diverse situazioni che si presentano in una rete di traffico urbano: descrivendo le condizioni dei flussi, le regole di controllo e la sequenza del ciclo semaforico, il sistema, attraverso dei sensori che contano i veicoli in arrivo, è in grado di regolare opportunamente i semafori in tempo reale. Vale a dire che, rispettando tutti i criteri di sicurezza, l’impianto valuterà se allungare o abbreviare i tempi di attesa, favorendo in questo
modo un transito più veloce e ordinato. Inoltre, questo metodo non richiede un supervisore centrale, ma solo unità di elaborazioni indipendenti che, oltre ad essere molto flessibili, risultano anche più economiche”.
L’innovativo strumento è stato sperimentato con ottimi risultati nel comune di Afragola (NA), dove speciali telecamere hanno rilevato un traffico di gran lunga più fluido rispetto a quello regolato dai comuni semafori. I ricercatori del CNR hanno infine verificato che il “sistema Leibniz” si adatta facilmente ai cambiamenti di viabilità , quali sensi di marcia, corsie preferenziali e nuovi parcheggi. Un progetto allettante, quindi, che promette di dare finalmente una svolta positiva al dilemma del traffico urbano.
Autore: Cecilia Migali
Fonte: Giovanni Felici, Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica “Antonio Ruberti” del CNR, Roma, tel. 06/7716443, cell. 335/7046604, e-mail: felici@iasi.rm.cnr.it