Cosa possiamo fare noi, comuni mortali, per difenderci dalle insidie che si nascondono nell’aria che respiriamo e la cui pericolosità non siamo in grado neppure di valutare?
Una risposta finalmente chiara viene da Umberto Veronesi, che sul settimanale “Oggi” del 6 febbraio u. s. chiarisce il significato di alcuni termini oggi molto sfruttati.
Nel mondo moderno le fonti dell’inquinamento che rende irrespirabile l’aria, quelle che producono cioé le sostanze inquinanti, dice Veronesi, sono quattro: gli automezzi dotati di motore a scoppio, le fabbriche, le centrali termoelettriche e il riscaldamento domestico.
Le sostanze inquinanti sono invece sei: l’ossido di carbonio, l’ossido di zolfo, l’ossido di azoto, il benzene, gli idrocarburi e le polveri.
– L’ossido di carbonio si forma a causa di scaldabagni e stufe difettosi o mal funzionanti e causa intossicazioni acute.
– L’ossido di zolfo, o anidride solforosa è prodotto dal riscaldamento domestico e in piccola parte anche dai motori diesel ed ha effetti tossici gravi.
– L’ossido di azoto quando piove si lega all’umidità e forma acido nitrico, molto pericoloso per i polmoni.
– Il benzene è un componente del petrolio e lo si trova anche nella benzina verde. Determina alterazioni neoplasiche che conducono alla leucemia.
– Gli idrocarburi sono molti: quelli più nocivi provengono dagli impianti di riscaldamento domestico non a metano e dai motori diesel. Hanno su chi li inala effetti nocivi di vario tipo.
– Le polveri pesanti contengono sostanze diverse, come metalli pesanti, detriti vari, residui della combustione dei motori, sabbia del deserto, pollini e così via . Esse sono dannose inversamente alla propria grandezza. Le più grosse, con un diametro superiore ai 10 micron vengono infatti trattenute nel naso e nella trachea, mentre le più piccole, le famigerate polveri sottili, meno di 2,5 micron, penetrano a fondo nei bronchi, con conseguenze gravi e non ancora del tutto note.
Cosa possiamo fare noi singoli cittadini per salvaguardare la nostra salute?
Individualmente ben poco: lasciare a casa l’auto, controllare il funzionamento dell’impianto di riscaldamento, optando quando è possibile per caldaie a metano, sia singolarmente che in condominio, non condurre i bambini in mezzo al traffico, ecc.
Più importanti sono le scelte a livello nazionale: scelta di energie alternative, come quella eolica, quella solare e anche quella nucleare, su cui, alla luce delle esperienze di altri paesi, bisognerebbe oggi ridiscutere.
Sono scelte politiche spesso impopolari, perchè possono imporre sacrifici anche gravi, ma dalle quali dipende il futuro di tutti noi.