L’Italia, sia per la sua conformazione territoriale, sia per una non adeguata gestione, si trova in una situazione fortemente carente rispetto alle aree
destinate alla sosta dei veicoli.
Tale scenario è ancor più grave nelle località a vocazione turistica, dove vengono a crearsi forti squilibri, con una drastica riduzione della qualità
della vita e appeal dell’ospitalità .
In un Paese, sinonimo di opere d’arte e bellezze naturali, come il nostro, è facile rendersi conto di come si avverta l’urgenza che questo problema venga
affrontato con consapevolezza ed efficacia, soprattutto da contesti urbani di medie e piccole dimensioni, difficilmente capaci di assorbire afflussi
turistici stagionali.
Grandi picchi turistici, in brevi periodi dell’anno, sono in grado di aumentare enormemente la popolazione, con intuibili conseguenze in ogni settore della
vita quotidiana e quindi anche in quello inerente la mobilità e le aree di sosta.
Le tematiche relative a questa annosa questione, il modus operandi delle amministrazioni, gli ostacoli da superare, i progetti realizzati e le proposte
sono stati i temi centrali del seminario dal titolo’La gestione della sosta nelle città turistiche‘, organizzato da Ai park, in collaborazione
con Confturismo/Confcommercio e Imperia Servizi S.p.a. venerdì 19 c.m., tenutosi ad Imperia presso il Museo dell’Olivo.
Su tale argomento, a valle degli interventi introduttivi del Presidente di Aipark, Piero Craveri e del Coordinatore Nazionale di Confturismo, Stefano Landi,
hanno partecipato, come relatori, i rappresentanti di varie realtà di diversa grandezza, amministratori comunali, sindaci e gestori.
E’ stato messo in evidenza come il’fenomeno turismo’ abbia assunto, col passare degli anni, una nuova configurazione.
Il modello di vacanza anni à¢â‚¬Ëœ60 non è più la realtà con la quale ci si deve confrontare.
Le famiglie, ai giorni nostri, si spostano sempre di più nei week-end o per brevi periodi in vacanze del tipo’mordi e fuggi’. Ciò va a incidere fortemente sul
traffico veicolare e criticizza ulteriormente la situazione dei parcheggi nei luoghi di destinazione, dal momento che la maggiore necessità per il turista è la
sosta più che la mobilità .
In un contesto simile è ovvia la necessità realizzativa di nuovi posti auto, soprattutto in località turistiche.
In realtà di piccole dimensioni, il problema diventa più’scottante’: spesso, la gestione dello spazio da adibire alla costruzione di nuove strutture va a gravare
sulle politiche territoriali e i picchi di turismo stagionale non bastano ad assorbire le spese di costruzione e gestione di parcheggi realizzati ex-novo che
rimangono sotto utilizzati nei lunghi periodi non turistici.
I tentativi delle amministrazioni per risolvere la situazione, le vedono in molte occasioni, impegnate nella realizzazione di opere puntuali e quindi non concertate
con il tessuto urbano esistente.
Inoltre, troppo spesso anzichè progettare a beneficio del turista, la progettazione avviene seguendo le inclinazioni dei residenti, tenuti in maggiore considerazione
dai politici in quanto portatori di voti.
La soluzione relativa alla logistica, soprattutto in realtà carenti di spazio, è un approccio progettuale che favorisca la messa in opera di parcheggi in elevazione
o in struttura, ma per quanto concerne l’aspetto politico che condiziona le scelte dei singoli municipi, l’unica soluzione è un cambio di mentalità : vedere il turismo
come una risorsa primaria, in modo da recuperare gli anni di distacco che separano la realtà italiana da quella degli altri paesi europei, dove le località a forte
vocazione turistica (vedi la Costa Azzurra o il Principato di Monaco), contano fino a 1 parcheggio ogni 5 abitanti, traguardo ancora distante per l’Italia.
Una visione del turismo come un’attività produttiva con la stessa dignità delle classiche, già consolidate, permetterà al nostro paese di essere pienamente competitivo
e il primo passo risiede nell’accoglienza del turista.
Il luogo di sosta ben segnalato, facile da raggiungere e in punti strategici, in numero sufficiente a coprire le esigenze di affluenza turistica, con un sistema di
gestione centralizzato che consenta operazioni tempestive di assistenza e magari con servizi rivolti direttamente all’ospite straniero e, perchè no, nostrano, è un punto
di partenza fondamentale per una buona percezione qualitativa della località meta di vacanza.
Su questo aspetto della comunicazione, ancora carente, internet offre occasioni che occorre saper sfruttare. La realizzazione di un buon sito,’vetrina’ o depliant
virtuale della località turistica, deve saper trasmettere quello che universalmente a livello individuale ci viene riconosciuto: la tradizione dell’ospitalità italiana.
Anche per i parcheggi!