Salvare l’anima o il portafoglio?
E’ la questione che, dalle feste di Natale a oggi, ha alimentato il braccio di ferro fra il Parroco Don Renzo Cortesi di San Francesco a Sarzana (SP) e il Comune.
Il dissapore è nato per una serie di verbali della Polizia Municipale, a una schiera di fedeli che, per assistere alla Messa, ha dovuto parcheggiare in sosta vietata, nel piazzale antistante la Chiesa.
Don Renzo, dopo aver dichiarato, durante l’omelia, di essere disposto a pagare di tasca propria le contravvenzioni, ha ottenuto l’annullamento della prima tranche di sanzioni amministrative: per le rimanenti si vedrà à¢â‚¬Â¦
Il battagliero Don Renzo ha tenuto a sottolineare, come in quegli stessi posti, durante i giorni feriali, vengano parcheggiate auto di avvocati, giudici e cancellieri, diretti alla vicina Procura, senza che venga preso alcun provvedimento.
Onde evitare nuove’incomprensioni”, il Comune di Sarzana ha comunque ordinato diverse forme di dissuasori, come fioriere e fittoni, con i quali rendere inaccessibile alle auto il sagrato della chiesa ed eliminare il problema dei divieti di sosta: sara’ lasciato un sistema mobile di apertura del piazzale, in occasione di cerimonie specifiche, come funerali e matrimoni.
I fedeli di Sarzana, dovranno andare a Messa a piedi, ma in compenso, non vedranno più sostare i vicini professionisti diretti alla Procura, che si troveranno un altro parcheggio.
Nello spezzino, quello di Don Renzo, non è un caso isolato.
A Varese Ligure, per anni, una grandinata di multe si è abbattuta su Don Sandro che voleva arrivare col pulmino vicino alla Chiesa, mentre alla Serra di Lerici, Don Alberto accusava il Sindaco Settimo Scatena, di volergli fare venire un infarto:’Ho due parrocchie, non posso correre a piedi, ho necessità dell’auto, e sto rischiando il collasso’.