Neanche George Clooney in un episodio della serie E.R. avrebbe potuto entrare con un’ambulanza in uno dei tanti parcheggi sotterranei che ospitano le nostre auto in centro città .
I numeri parlano chiaro: due metri e cinque centimetri di ingresso, contro i due metri e cinquanta centimetri dell’autoambulanza. Quel mezzo metro in più proprio ci avanza, ma farla decappottabile non si può.
Se allora ti senti male proprio in qualche parcheggio sotterraneo?! Fino ad oggi erano cavoli amari.
In un immediato futuro non sarà più così a Firenze. Infatti nella città del genio rinascimentale si stanno studiando diverse soluzioni semplici, ma efficaci, per ovviare al problema.
Con una precisazione però, che viene direttamente dal prefetto di Firenze, Gian Valerio Lombardi, come scritto su’La Nazione’ del 9 marzo scorso:
‘L’ingresso delle ambulanze nei parcheggi interrati non è consigliato dalle norme di sicurezza perchè, un caso di incidente o panico, il mezzo potrebbe restare imbottigliato sulle rampe di accesso. Le autobotti dei Vigili del Fuoco, infatti, restano fuori dai parcheggi’.
Al momento una task force composta da tecnici del Vigili del Fuoco, responsabili del 118 e la Firenze Parcheggi è al lavoro per studiare le possibili soluzioni ad hoc per ciascuno dei cinque parcheggi sotterranei di Firenze. Tra circa tre settimane verranno presentate le conclusioni di questa prima fase ricognitiva.
Comunque le idee principali sono già state messe sul tavolo di lavoro: montalettighe come quelle ospedaliere nei parcheggi in fase di costruzione, ad esempio per quello sotto il piazzale Vittorio Veneto il Comune si è impegnato a modificare il progetto dell’ascensore, in modo da consentire di trasportare una barella.
E per quelli già esistenti: armadi contenenti attrezzature per il soccorso medico, ma anche l’individuazione per ciascuna struttura di un piano che indichi i più agevoli percorsi d’uscita riservati al personale di soccorso. Fra le proposte infine quella di far partecipare il personale di Firenze Parcheggi ad un corso di pronto soccorso.
Comunque, al di là dei dettagli, la notizia più importante è che della questione si sta parlando e si sta lavorando per risolverla. Meglio tardi che mai visto che, come si legge sempre su’La Nazione’ del 9 marzo: ‘Il problema era stato sollevato, cinque anni fa, il 18 aprile 2000, dal governatore della Misericordia del Ponte di Mezzo, dopo che i à¢â‚¬Ëœfratelli’ avevano dovuto soccorrere una persona colta da dolore toracico nel parcheggio della stazione’.