Mentre vicino a Roma si inaugurano nuovi parcheggi, a Firenze si provvede a’ridimensionare’ quelli esistenti: stranezze italianeà¢â‚¬Â¦
Nei giorni scorsi infatti la Aeroporti Roma ha inaugurato le infrastrutture dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, quelle del Terminal AA destinato al traffico charter e non solo.
Taglio del nastro per terminal passeggeri, uscite di imbarco, aree di accettazione ed anche naturalmente per le zone destinate alla sosta delle vetture dei passeggeri.
Il restyling dell’aeroporto ha portato alla realizzazione del quinto modulo del Parcheggio Multipiano coperto: in totale sei livelli capaci di 1800 posti auto, che si aggiungono ai 3700 degli altri tre Parcheggi Multipiano esistenti.
I lavori hanno interessato anche il Parcheggio Lunga Sosta, che è stato ampliato raggiungendo la capienza totale di 5400 posti auto.
Il successo di Fiumicino dimostra quanto sia più semplice realizzare aree di sosta lontane dai centri abitati, da problemi urbanistici e di ordine’storico’ architettonico’, come dimostra il caso di Firenze e del parcheggio alla Fortezza.
Una storia infinita, in questi giorni arricchita da un nuovo capitolo: quello del ridimensionamento della struttura che in origine doveva essere’sotterranea’, ma poi tutto era fuorchè sotterraneaà¢â‚¬Â¦ tanto da coprire la visuale delle vicine mura cinquecentesche della Fortezza da Basso.
Ad un simile scempio i cittadini della capitale del Rinascimento italiano si sono opposti e, a suon di carte bollate e denuncie alla Procura e al Ministero delle Belle Arti, sono riusciti a far’retrocedere’ il mastodontico parcheggio.
I lavori di ridimensionamento sono iniziati in questi giorni, ma i risultati saranno visibili soltanto a fine settembre.
Comunque alla fine i metri cubi di struttura demolita saranno oltre undicimila. L’intero manufatto sarà stato abbassato, dal lato delle mura storiche, di tre metri e ottanta centimetri.
Queste modifiche in corso d’opera non saranno però indolori, soprattutto per le tasche dei cittadini: quattro milioni di Euro, che il Comune dovrà rimborsare alle imprese del Project Financing per mantenere le condizioni economiche del progetto iniziale.
Di chi la colpa?
Della diversa sensibilità dei cittadini, riscontrata e accettata dall’amministrazione comunale, che pagherà à¢â‚¬Â¦. quindi alla fine pagheranno i cittadini.
A. Tordo