Lo scorso 21 novembre si è svolto, presso la Sala Minor Consiglio del Palazzo Ducale di Genova, il convegno ‘Urban pricing and new forms of access regulations’, organizzato da CIVITAS CARAVEL, con la collaborazione del Comune di Genova, nell’ambito del Mobility Tech International Forum, il forum internazionale sull’innovazione tecnologica per lo sviluppo della Mobilità e del Trasporto.
L’iniziativa è stata affiancata da un training workshop, che ha visto la partecipazione di alcuni tra i maggiori operatori nel campo della mobilità , del trasporto e della comunicazione, a livello nazionale ed internazionale, tra cui Softeco Sismat S.p.A., AMT S.p.A., AMI S.p.A., Telecom, Consorzio Triveneto, Volssoch, Bredamenaribus, Ansaldo STS, Busi impianti, TSF, Elsag, CartaSi e molti altri.
Nel suo discorso di apertura dei lavori, Vito Contursi, coordinatore del progetto CARAVEL, ha spiegato la natura e gli obiettivi dell’iniziativa: ‘CIVITAS CARAVEL fa parte del progetto CIVITAS, istituito dall’Unione europea, a partire dal 2002, per perseguire il fine della realizzazione e dello sviluppo nelle città di un sistema dei trasporti sostenibile ed efficiente’.
Infatti, CIVITAS sta proprio per ‘CIty-VITAlity-Sustainability’.
‘Attraverso questo nuovo progetto ‘ ha sostenuto Contursi – le città potranno essere supportate nello sperimentare e adottare nuove strategie per semplificare le diverse problematiche della mobilità ‘.
Del progetto CIVITAS I (sviluppato nel periodo 2002-2006) facevano parte 19 città europee.
Dal 2005, quando è stato avviato il progetto CIVITAS II, si sono aggiunte altre 17 città europee, suddivise tra le iniziative MOBILIS, SMILE, SUCCESS e CARAVEL.
Con il motto ‘Travelling towards a new mobility’ (‘Viaggiando verso una nuova mobilità ‘), le città di Burgos (Spagna), Genova, Cracovia (Polonia) e Stuttgart (Germania) portano avanti il progetto CIVITAS CARAVEL, avviato nel febbraio 2005 e destinato a concludersi nel gennaio 2009.
Le quattro città si sono, coì, impegnate a promuovere una nuova cultura di ‘mobilità pulita’, che favorisca lo sviluppo ambientale ed economico, promuova il benessere dei cittadini e permetta loro un accesso sicuro a tutti i tipi di trasporto.
Marco Mastretta, del CARAVEL TEAM, ha illustrato gli obiettivi principali del progetto: ‘incrementare il consumo di energia basata sulle fonti rinnovabili, minimizzare il traffico, ridurre l’inquinamento ambientale ed acustico e, quindi, migliorare la qualità della vita dei cittadini, assicurare un accesso equo e sicuro al lavoro, all’educazione e ad altri servizi urbani, sostenere lo sviluppo economico durevole, permettere la diffusione di un maggiore consenso sociale verso questi temi’ .
Aspetti, questi, essenziali per la vita di chiunque abiti in città : in particolare, la città di Genova, che guida il progetto CIVITAS CARAVEL, possiede un centro urbano che copre un’area di soli 20 chilometri quadrati, in cui abitano circa 284.000. persone.
A causa dell’assenza di spazi e di strade alternative, la problematica dell’agevolazione dei trasporti è qui particolarmente complessa.
Il Comune di Genova, uno dei principali partners dell’iniziativa, si è impegnato a sviluppare misure che si focalizzeranno, soprattutto, sulla parte centrale ed orientale della città , con una particolare attenzione al centro cittadino (soprattutto, alla sua area storica), all’ospedale di S. Martino e alla zona di Nervi.
‘Inoltre, nel centro città , il problema del numero non sostenibile di auto private in circolazione verrà affrontato con provvedimenti che possano istituire accessi regolati e servizi innovativi per la mobilità ‘, afferma Mastretta.
Sotto quest’ultimo aspetto, lo sguardo si allarga sulla scena internazionale: il contributo dell’ingegnere civile cinese Ming Den Li ha illustrato con efficacia i vantaggi che la città di Beijing avrebbe ottenuto dall’applicazione di piani di regolazione degli accessi a differenti aree della città .
Si tratta di un progetto esportabile anche in Europa (come è già avvenuto con successo a Stoccolma) ma, per portare avanti e realizzare questa ambiziosa iniziativa in Italia è, perà², fondamentale il contributo politico.
‘La tecnologia c’è ed è avanzata, le risorse e le idee non mancano. Che cosa sta aspettando la politica?’ si è chiesto Contursi.
In risposta, l’Unione europea, il Ministero dell’Ambiente e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, coì come i Comuni di importanti città italiane (tra cui Genova, Bologna, Roma e Milano) hanno assicurato il loro sostegno.
Paola Picollo