Chi ci segue da tempo forse ricorda che, tempo fa, ci occupammo dell’Art Parking Thermae di Merano (Bz): un parcheggio a dir poco singolare, perchè concepito in tutto e per tutto come un’opera d’arte, con tanto di installazioni ‘multisensoriali’, dipinti, giochi di luci e di suoni.

Da fermi sostenitori della necessità  di valorizzare al meglio il paesaggio urbano, torniamo oggi a segnalare un nuovo esempio di arte metropolitana: e mai definizione fu più appropriata, perchè l’opera presentata giovedଠ11 ottobre da ATM Milano, un grande e variopinto mosaico firmato dall’architetto Giovanna Franco Ripellini, si trova proprio sulla banchina del metrà², in corrispondenza della fermata Lanza della linea verde: quella che da Abbiategrasso, alla periferia sud della città , si snoda fino a Gessate e Cologno.

Il mosaico, delle dimensioni di 180X500 cm, raffigura uno scorcio del paesaggio in cui ci s’imbatte uscendo dalla stazione, dove troneggia l’elegante struttura del Teatro Strehler: icona dell’architettura milanese progettata da Marco Zanuso, ma anche simbolo di un inestimabile patrimonio culturale che ha segnato un’epoca per il capoluogo lombardo. L’intento di Atm è infatti quello di valorizzare stazioni con opere d’arte che contengano un preciso richiamo ai luoghi circostanti, dando rilievo in questo modo ai ‘tesori’ della città .

In questo caso, l’architetto Ripellini ha interpretato il paesaggio in chiave ‘metafisica’, rifacendosi alle celebri piazze silenti scaturite dall’estro di Giorgio De Chirico nel primo Novecento.
‘ Mai come oggi -ha commentato l’autrice durante la presentazione- l’architettura è tornata ad essere un soggetto pittorico diffuso. Quanto alla tecnica, invece, ho scelto quella del mosaico perchè si presta alla creazione di opere robuste e resistenti’.
La nuova opera di metro ‘ art è composta da 45.000 tessere, ed è stata realizzata a mano nei laboratori della Megaron Spa, opificio di Salerno, che impiegato a questo scopo vetro, smalti di Murano e marmi posati con tecniche miste che donano profondità  e contrasto all’immagine.

Nel corso dell’incontro l’architetto Ripellini ha inoltre lasciato intendere come quest’opera possa, auspicabilmente, essere la prima di una serie, che potrebbe essere bello affidare alla creatività  di giovani artisti. Atm ha inoltre fatto presente come l’ingresso della Metro ‘ Art nel panorama del trasporto metropolitano milanese rientri in un ampio progetto di valorizzazione e recupero delle stazioni del metro, che coinvolgerà  per prime quelle di Garibaldi, San Babila, Loreto, Porta Venezia e Stazione Centrale.

S.F.