Come dire, alla faccia del buon esempio.
La storia che stiamo per raccontarvi ancora una volta ci dà lo specchio esatto di quanto grande sia il deficit di buona educazione e rispetto per i diversamente abili nel nostro Paese. Anche da parte di chi dovrebbe tutelare l’osservanza delle regole.
L’episodio in questione è accaduto ad Otranto. Qui una donna disabile, a bordo della sua automobile, ha visto un parcheggio dedicato e ha iniziato la manovra di sosta.
Nel frattempo perಠun altro automobilista l’ha avvisata con il clacson che c’era già lui in coda per quel posto.
La donna allora ha lasciato la precedenza all’automobilista pensando che avesse anche lui diritto al parcheggio per disabili.
Per scoprire invece, una volta scesi tutti i passeggeri e il conducente, che su quella vettura non viaggiava nessun disabile.
Per fortuna dell’accaduto sono stati subito informati i carabinieri che hanno chiesto spiegazioni all’automobilista. E per tutta risposta si sono visti sventolare davanti il distintivo da poliziotto.
Questa mossa vergognosa non ha certo impressionato, se non negativamente, i carabinieri che hanno intimato all’uomo di lasciare il posto rubato con l’inganno a una disabile vera.
Altrettanto brutta la figura per il presidente della Regione Molise.
Il suo pullman elettorale, con tanto di scritta ‘Michele Iorio un presidente amico’, è stato beccato e fotografato in sosta su uno stallo per disabili.
Le denunce dei cittadini sono subito scattate e la multa dei vigili urbani non si è fatta attendere: 80 Euro e meno due punti sulla patente. E chissà quanti punti nel gradimento elettorale
Chiudiamo il pezzo con una disavventura accaduta a un disabile italiano in vacanza in Svezia.
Nella città di Malmoe, l’uomo, che aveva affittato un’automobile su cui esponeva il contrassegno disabili rilasciato dal Comune di residenza, si è visto comminare una multa di 110 Euro perchè il tagliando italiano non è conforme alle indicazioni europee.
Quello valido in tutta l’Unione è il ‘Parking Card for disabled people’, un documento che in Italia, anche se espressamente previsto da raccomandazione UE, non è stato ancora predisposto.
E si sa che in fatto di precisione e rispetto delle regole i Nord europei sono molto precisi, forse in questo caso anche un po’ ottusi
Alice Tordo