Due ruote per dribblare, esattamente come si fa con i birilli durante l’esame per prendere la patente, l’ ‘ostacolo’ ‘ Area C. Proprio coì: l’istituzione della tanto controversa zona off- limits al traffico nel centro di Milano ha avuto l’effetto collaterale di vedere aumentare l’utilizzo di moto e motorini nel capoluogo lombardo, città non esattamente idilliaca in quanto a situazione meterologica.
Palazzo Marino ne ha preso atto, e si sta per regolare di conseguenza, portando all’interno della cerchia dei Bastioni, nel cuore della metropoli, centinaia di posteggi gratuiti dedicati alle moto. Come? Molto semplicemente, trasformando una parte dei 5000 posti auto a pagamento presenti in centro in aree di sosta per moto e biciclette. E, considerando che in uno stallo destinato a un auto si possono parcheggiare comodamente circa cinque moto, sarebbe sufficiente ‘covertirne’ un migliaio per avere ben cinquemila posti.
Al momento, riconversioni a parte, le aree papabili sono passate al vaglio con attenzione. Il consiglio di Zona 1, per esempio, si sta già orientando su strade il cui marciapiedi sia più largo di 3 metri, tanto cioè da consentire la sosta di una fila di moto larga 70 centimetri. Altra possibile collocazione, nelle strade troppo anguste per ospitare auto ferme, il bordo strada. Con altrettanta attenzione si sta valutando la possibilità di ricavare posti su isole spartitraffico e marciapiedi molto ampi. Un’operazione che, oltre ad agevolare i centauri, porterebbe finalmente un po’ di disciplina sulle strade meneghine, scoraggiando pessime abitudini come quella di spostarsi a motore acceso sui marciapiedi con la scusa di non avere posto.
La buona notizia nella buona notizia, infine, è che, già entro l’estate – stagione, per ovvie ragioni, assai cara ai motociclisti – già , perlomeno nelle strade poco trafficate in cui non si profilano onerosi interventi di adeguamento urbano.