Addio ‘traffico’. Oggi la parola magica che, meglio di ogni altra, riesce a definire quel sistema complesso fatto di trasporto, pubblico e privato, parcheggi e automobilisti è ‘mobilità ‘. Un termine che, a ben pensarci, ha un’accezione sicuramente più ampia, e non connotata in maniera negativa. Una parola che, certamente dischiude prospettive e stimola al confronto.
Di infomobilità si è parlato a Bergamo nel corso di un seminario svoltosi mercoledଠscorso, 20 maggio, dal titolo ‘Tecnologie e sistemi a servizio della mobilità sostenibile della città ‘. Un incontro che ha richiamato numerosi esperti del settore, e che si è svolto con l’obiettivo di affrontare questo tema coì sfaccettato prendendo le mosse da una rassegna delle cosiddette ‘best practices’ nazionali, al fine di individuare i possibile traguardi di medio periodo orientati a garantire una reale interoperabilità fra i diversi sistemi utilizzati. Il tutto a partire da una concezione del governo della mobilità , e dunque dell’informazione ad essa relativa, come di un fattore chiave per il miglioramento della vivibilità e della sostenibilità territoriale.
Sul palco si sono dunque avvicendati i rappresentanti di diverse amministrazioni ed enti provenienti di tutta Italia, che, nel corso di brevi interventi, hanno tracciato una sintesi della situazione relativa alle città di provenienza evidenziandone punti di forza e criticità . Le loro relazioni sono state precedute dal benvenuto di Marcello Panettoni, Presidente Asstra (Associazione delle Società ed Enti del Trasporto Pubblico locale), e di Roberto Bruni, sindaco della città lombarda che ha ospitato l’evento.
A seguire, un’interessante relazione di Leopoldo Montanari di Lem Consulting, che ha sottolineato innanzitutto come la mobilità non sia più regolabile dalle sole forze del mercato (auto e trasporto pubblico) e come l’infomobilità sia uno degli strumenti essenziali per gestirla. Montanari è passato quindi a illustrare i punti salienti di un’analisi comparativa basata sul raffronto di più città , straniere e italiane, come New York, Berlino, Parigi, Madrid, Barcellona, Torino, Genova, Bologna, Perugia e Roma.
Quest’analisi ha evidenziato che, nonostante su molti fronti le grandi metropoli mondiali ed europee siano particolarmente evolute, anche in Italia ci sono eccellenze che all’estero ci invidiano, come la politica delle Ztl; ciಠche è necessario è pertanto che queste eccellenze, tanto per utilizzare una parola molto di moda, riescano a fare sistema.
Altro interessante passaggio della relazione, quello in cui Montanari si è soffermato su tecnologie all’avanguardia, come l’analisi delle città attraverso i segnali della telefonia mobile sviluppata dal prestigioso MIT (Massachssets Insitute of Technology); o su apprezzabili ipotesi di cooperazione, come quella che prevederebbe l’utilizzo dei “sensori” utilizzati da alcune società di assicurazioni, a bordo di autovetture dei loro assicurati, per abbattere i premi e quali strumenti di infomobilità , per monitorarne posizione e comportamento di guida in una virtuosa e auspicabile sinergia tra pubblico e privato.
L’intervento di Montanari è stato seguito dal resoconto delle esperienze delle città che ha visto protagonisti Fabio Cartolano per il Comune di Bologna, Saverio Pace per Brescia, Paolo d’Angelo per Torino, Proto Tilocca per Cagliari e Paolo Rapinesi per Bergamo. Il ‘viaggio virtuale’ in Italia ha consentito ai presenti di dare uno sguardo d’insieme alle peculiarità delle diverse gestioni: come il progetto 5 T (Tecnologie, Telematiche, Trasporti, Traffico di Torino), finanziato dall’Unione europea, che dovrebbe in futuro coinvolgere altri comuni piemontesi; o i progetti di metrobus e di bike sharing sviluppati nella città di Brescia; o la puntuale analisi statistica dei flussi di traffico sviluppata a Cagliari ; o, ancora, i sistemi di gestione del traffico (Utopia) utilizzati sia a Bologna, sia a Bergamo; e, ancora, su affascinanti ipotesi di sviluppo delle tecnologie, come quella relativa a navigatori satellitari intelligenti in grado non solo di fornire indicazioni circa un percorso, ma anche consigli mirati, alla luce della situazione della mobilità del momento. Un Tom Tom intelligente, tanto per intendersi, che non si limitasse a suggerire ‘gira a destra e poi a sinistra’, ma che, magari, consigliasse ‘parcheggia appena puoi e prendi il tram se vuoi fare prima, perchè al momento il centro è bloccato’
La sessione pomeridiana, conclusasi con una visita tecnica alla nuova linea tramviaria della città di Bergamo, è stata invece dedicata al tema ‘La città digitale: nuove frontiere e servizi a valore aggiunto al cittadino’. Si è parlato dunque di nuovi servizi d infomobilità e monitoraggio del traffico, reti wireless ad alta capacità , infopoint interattivi e altri avveniristici servizi, infomobilità on demand e strategie e soluzione dei motori di ricerca e dei provider di informazioni. Sono intervenuti in qualità di relatori Alexio Picco (Cap), Aldo Spivach (Google Italia), Andrea Summer (Kapsch ‘ Busi), Fernando Capozzi (Mizar Automazione), Giovanni Dimopoli (Pluservice), Corrado DE Fabritiis (Octo Telematica) e Silvio Merli (Elsag Datamat).