Lasciati alle spalle i grandi eventi che hanno scandito gli ultimi mesi, dal Salone del Libro all’ostensione della Sindone, e ad anno scolastico pressochè concluso, Torino inaugura la nuova ZTL ‘formato famiglia’ (estesa cioè su un’area quasi raddoppiata rispetto alla precedente).
Per qualche tempo, tuttavia, gli automobilisti che, in buona come in malafede la violeranno (individuati da telecamere che immortaleranno le targhe delle loro vetture) saranno graziati da pene pecuniarie, e solo garbatamente ammoniti da un ‘avviso di cortesia’ che verrà loro recapitato a domicilio.
àˆ invece stato fissato a 30 euro il costo del ticket annuale che consentirà ai genitori di accompagnare i flgli a scuola. Niente ticket per gli studenti delle superiori, che potranno scegliere se servirsi di bus, tram o della linea a emissioni zero Star, che ferma sul Lungopo.
E chi volesse accedere ai parcheggi del centro? Si è pensato anche a risolvere questo problema, che era peraltro impossibile trascurare, visto il grande movimento che caratterizza parking come il Carlo Alberto, il Santo Stefano, il Valda Fusi o il Bodoni, che registra 600 passaggi al giorno fra abbonamenti e traffico privato. Un sistema di doppie telecamere, posizionate sia all’ingresso della ZTL, sia nei parcheggi, farà si che chi accede alla zona a traffico limitato per recarsi al parcheggio sia immediatamente cancellato dalla lista nera delle persone da multare.
Un sistema apparentemente valido, certo, ma bisognerà tenere gli occhi bene aperti. Molti automobilisti, infatti, fanno i furbi fingendo di dover andare a parcheggiare, entrando nei parcheggi e poi uscendo dopo pochi minuti per poi circolare indisturbati laddove sarebbe proibito. Sarebbe dunque necessario che, nel tempo, si pensasse a sistemi di controllo sempre più integrati, in grado di assicurare la massima trasparenza ai fini di rendere la mobilità realmente snella e le città realmente vivibili.